Soffriamo di bruciore allo stomaco? La pirosi gastrica è un disturbo caratterizzato da una sensazione anche acuta di “fiamme” e/o dolore avvertita nell’alto addome (epigastrio). Spesso, il fastidio coinvolge faringe ed esofago. Se lamentiamo bruciore o pirosi di stomaco, non dobbiamo allarmarci, ma seguire alcuni accorgimenti pratici.
Indice rapido
Quali condizioni possono favorire il bruciore gastrico?
Molte persone che lamentano problemi di bruciore gastrico o pirosi, è perché tendono a soffrire anche di reflusso gastroesofageo. Il bruciore gastrico o pirosi è spesso correlato al reflusso gastroesofageo. Altre cause di bruciore gastrico o pirosi:
- Lentezza nel digerire,
- ernia di tipo iatale,
- ulcera.
Non sottovalutiamo anche la risposta psicosomatica. bruciore gastrico o pirosi e gastrite possono essere favoriti da una generale condizione di stress. Infatti, periodi di intenso stress psico-fisico, soprattutto se prolungati nel tempo, possono contribuire ad aumentare la produzione di acido da parte dello stomaco e ne riducono i meccanismi di difesa. Nervosismo, irritabilità e ansia hanno sempre un ruolo negativo sul delicato equilibrio gastro- intestinale, e il nostro organismo risponde inviando segnali ben precisi.
Lo stress condiziona la salute, e spesso ce ne accorgiamo solo quando i disturbi fisici sono evidenti, anche se gestibili e trattabili. La pirosi gastrica e il reflusso possono essere segnali che il nostro organismo ci invia per comunicarci che qualcosa non va per il verso giusto.
Anche durante la gravidanza possono comparire bruciore e reflusso gastrico, soprattutto nel terzo trimestre, principalmente per via di cambiamenti ormonali, ma soprattutto per l’aumento costante del volume dell’utero, che nel terzo trimestre raggiunge la sua massima dimensione.
Bruciore gastrico o pirosi: accorgimenti pratici per attenuare e prevenire il disturbo
Per alleviare ed evitare la ricomparsa del bruciore, gli accorgimenti di salute e wellness da seguire sono alimentari e comportamentali:
- Scegliere preparazioni light e d evitare di cuocere i cibi in modo pesante. La cottura dei cibi può influenzare i tempi di digestione e favorire alcuni disturbi gastrici. Infatti, preparazioni come bollitura, cottura al forno, alla piastra, al cartoccio o al vapore renderanno gli alimenti più tollerabili e facilmente digeribili, scongiurando l’insorgere del bruciore allo stomaco. Per quanto riguarda il condimento, preferiamo l’olio extra- vergine ricavato dalle olive e utilizzato crudo, anziché i grassi animali.
- Consumare possibilmente porzioni ridotte. Evitiamo di abbuffarci (qualche stravizio è ok, anche perché il cibo è consolazione e gioia, ma se abbiamo disturbi gastrici, meglio fare un po’ di attenzione). Attenzione soprattutto al pasto serale, poiché la pirosi determinata da una digestione rallentata potrebbe influire negativamente sulla qualità del riposo di notte.
- Non dormire prima di aver digerito. Infatti, quando ci sdraiamo, i succhi acidi gastrici refluiscono dentro l’esofago. Può essere utile aggiungere qualche cuscino per evitare che gli acidi gastrici risalgano e provochino reflusso gastroesofageo, ma anche tosse secca, fastidiosa e persistente.
- I pasti da consumare andrebbero dilazionati durante tutto l’arco della giornata, riducendo le porzioni. Ecco cosa sarebbe sempre indicato: il pasto del mattino, un lunch leggero e un pasto serale moderato più due merende, la prima in mattinata, a cavallo tra colazione e pranzo, mentre la seconda merende nel pomeriggio, per non arrivare troppo affamati alla cena. Consumare uno snack sano permetterà di evitare digiuni prolungati: sì a mela, banana, yogurt o frutta secca. Anche una fetta di pane integrale con un filo di olio extra- vergine o bresaola è indicato.
- Attenzione alla masticazione, che dovrà essere lenta e accurata. Infatti, è bene tenere a mente che i processi digestivi iniziano nella bocca, grazie all’azione degli enzimi digestivi salivari, che permettono una adeguata frammentazione del cibo fino a farlo diventare bolo alimentare. Inoltre, mangiare con lentezza eviterà il rischio di ingoiare aria (ciò accade anche a chi ha la pessima abitudine di mangiare e parlare contemporaneamente!).
- La temperatura dei liquidi che beviamo non deve essere troppo calda. Ovviamente dovremo evitare alcolici e superalcolici, oltre a caffè e cioccolata, bevande irritanti. Invece, una camomilla non zuccherata può andare bene, oltre all’acqua, almeno un litro e mezzo al giorno.
- Respirare. Abbiamo visto che il bruciore gastrico o pirosi può intensificarsi in periodi di stress. Cerchiamo, per quanto possibile, di decomprimerci e rilassarci. Prendiamoci dieci minuti quotidiani per respirare e liberare la mente: anche lo stomaco ringrazierà.
Scegliamo questi alimenti amici dello stomaco:
- Carote, patate, finocchio, carciofo anche lessati.
- Tagli di carne magra (pollame, tacchino) cotta alla griglia, al cartoccio, al vapore e condita con olio extra vergine di oliva.
- Pesce come merluzzo, sogliola, platessa, nasello cotto al forno, alla griglia, al vapore e condito con olio extra vergine di oliva a crudo.
- Alimenti integrali come pane, pasta, riso, cereali, crusca e fiocchi d’avena.
- Frutta come banane, mele, pere, anche ridotte in purea con la forchetta o frullate.
- Legumi, buona fonte proteica e di fibre vegetali.
- Tisane da consumare con moderazione, a base di carciofo, tarassaco, cumino, malva e finocchio che concorrono ad alleggerire acidità, bruciore, cattiva digestione.
- Camomilla, con effetto blandamente sedativo.
Ecco quali alimenti sarebbe meglio sospendere momentaneamente:
- Consumo eccessivo e frequente di spezie piccanti, perché possono aumentare l’infiammazione a livello della mucosa dello stomaco.
- Estratti/dadi per fare il brodo vegetale o di carne, minestre già preparate (stimolano la produzione di acidi gastrici).
- Alcuni tipi di prodotti caseari molto fermentati, poiché la loro digestione sarebbe lenta.
- Alimenti molto salati come per esempio gli insaccati, spesso difficili da digerire.
- Cioccolata, con effetto irritativo della mucosa dello stomaco.
- Alimenti fritti. Infatti, durante la preparazione dei cibi fritti viene sprigionata una sostanza irritante per la mucosa a livello gastrico.