Come avere successo diventando massaggiatori

Scegliere di frequentare un corso per massaggiatori è una decisione saggia che può essere presa al termine del proprio percorso di studi, ma anche dopo aver perso un lavoro: si tratta di una nuova opportunità professionale che merita di essere colta al volo e che è in grado di assicurare soddisfazioni personali e lavorative molto importanti. 

Come definire il proprio futuro professionale

Chiunque abbia in mente di lavorare come massaggiatore deve iniziare da un corso di massaggio base svedese; in seguito si può proseguire con il linfodrenaggio o con il massaggio sportivo, prima di specializzarsi in una tecnica di provenienza asiatica ormai molto nota anche dalle nostre parti quali l’ayurveda. Il massaggio thailandese tradizionale, il massaggio hawaiano e il massaggio al viso giapponese sono ulteriori opzioni da non trascurare, tenendo presente che con l’aumentare delle competenze e delle tecniche che si è in grado di padroneggiare sono destinate a crescere anche le opportunità di lavoro di cui si può approfittare. Due ambiti che stanno conoscendo una crescita continua sono, in particolare, quelli della massoterapia e della riflessologia plantare.

Come lavorare da massaggiatori

Entrando nel mondo del lavoro, ci si trova nella condizione di dover scegliere tra un impiego come dipendenti e un’attività da liberi professionisti. Nel primo caso si può contare su un contratto di assunzione, a tempo determinato o indeterminato, in una palestra, in una spa, in un resort o in un centro estetico; nel secondo caso si è liberi di decidere se lavorare a domicilio, recandosi di volta in volta a casa dei clienti, o se aprire uno studio. Chi lavora come dipendente può godere di ferie e malattie retribuite ma, ovviamente, è tenuto a rispettare gli orari di lavoro “da ufficio”. Se si è liberi professionisti, invece, gli orari e gli impegni possono essere gestiti con maggiore flessibilità e più versatilità, ma si hanno meno tutele: in sostanza, se non si lavora non si guadagna. L’apertura della partita Iva indispensabile se si lavora in proprio ma può essere richiesta anche quando si collabora con altre strutture, che si tratti di un villaggio turistico, di un hotel di lusso o di un centro benessere.

Perché diventare massaggiatori?

Le ragioni che possono indurre a intraprendere la strada di massaggiatori sono molteplici, e tra queste c’è senza alcun dubbio la forte domanda del mercato: le opportunità di lavoro, insomma, non mancheranno di certo. La gratificazione personale di cui si beneficia ogni giorno, poi, è un fattore che non può essere trascurato, e che deriva dalla consapevolezza di aiutare gli altri e di regalare loro momenti di benessere.

Il benessere del corpo e quello della mente

Il valore dei massaggi per il benessere dell’organismo è ormai stato riconosciuto, sia per gli effetti psicologici che per i benefici a livello del corpo. Si pensi a disturbi che solo in apparenza sono di lieve entità ma in realtà risultano molto fastidiosi nella quotidianità, come per esempio la cervicale, il mal di testa, l’insonnia e i dolori muscolari: in tutti questi casi il ricorso a un massaggiatore professionista si dimostra un toccasana in grado di far ritrovare uno stato di salute ottimale.

Quando frequentare un corso di massaggi

Questa attività, che pure non prevede la presenza di un albo a cui iscriversi, non può essere improvvisata ma richiede una formazione attenta e meticolosa: ecco spiegato il motivo per il quale vale la pena di scegliere con la massima attenzione un corso di massaggi da frequentare per acquisire tutte le competenze del caso a livello tecnico e decidere quali specializzazioni mirare. A quel punto, ci si potrà mettere alla ricerca di un lavoro, magari su una nave da crociera o in un albergo.Â