Quando sentiamo parlare di circoncisione il primo pensiero che ci viene in mente è legato a rituali religiosi. In realtà, questa pratica è molto utilizzata in ambito medico per prevenire o risolvere alcuni disturbi dell’apparato genitale maschile.
Abbiamo chiesto al dottor De Luca, medico specializzato in andrologia, di illustrarci in cosa consiste e quali sono i vantaggi della circoncisione.
La circoncisione, chiamata in terminologia scientifica postectomia, consiste nell’asportazione totale o parziale del prepuzio, la porzione cutanea che riveste il glande. L’intervento chirurgico è semplice, viene effettuato in day-hospital e richiede, negli adulti, l’utilizzo di anestetici locali. Quando si effettua circoncisione sui bambini è preferibile l’anestesia totale.
Oltre ai già citati motivi religiosi, questa pratica medica viene effettuata sia come cura contro fimosi o parafimosi, sia per favorire una migliore igiene intima. L’asportazione del prepuzio, difatti, evita il ristagno di urina e altri fluidi nel solco prepuziale. In questo modo si riducono le probabilità di incorrere in un’infezione sessualmente trasmissibile o infiammazioni del glande.
Come confermato dalle nuove ricerche in ambito medico-scientifico, il prepuzio sembra essere l’habitat ideale di virus e batteri patogeni. L’asportazione di questa porzione cutanea riduce le possibilità di proliferazione dei microrganismi e la conseguente infezione.
Indice rapido
Fimosi e circoncisione
La fimosi e le parafimosi, consistono in una peculiarità anatomica dell’organo riproduttivo maschile in cui il prepuzio perde la sua capacità retrattile. Quando insorge questa condizione, il lembo cutaneo perde, in maniera parziale o totale, la capacità elastica di scorrere e scoperchiare il glande. Nel caso delle parafimosi, invece, il prepuzio scopre il glande in fase di erezione ma perde la capacità di tornare nella posizione di riposo creando uno “strangolamento” del glande.
Queste peculiarità anatomiche possono essere sia congenite che acquisite e colpire bambini e adulti. Quando ciò accade si può intervenire tramite differenti approcci medici. La terapia farmacologica si effettua attraverso una crema a base di cortisonici e esercizi di stretching del prepuzio.
Quando la terapia farmacologica non funziona o si hanno delle ricadute si procede con la circoncisione. La quantità di tessuto da asportare dipende dall’estensione del tessuto che provoca il restringimento del prepuzio. Quando la fimosi non è particolarmente estesa si effettua una circoncisione parziale. In questo caso, dopo l’intervento, sarà ancora possibile coprire parte del glande con la cute residua. L’intervento chirurgico si effettua anche a scopo preventivo.
La fimosi è considerata normale fino ai 2-3 anni di età poiché tende ad avere una risoluzione spontanea. Previa consulto con l’andrologo, però, si può effettuare la circoncisione nei bambini proprio per evitare che questa peculiarità anatomica porti a conseguenze spiacevoli.
I vantaggi della circoncisione
La pratica della circoncisione porta con se dei vantaggi riconosciuti. Anzitutto, favorisce una maggiore igiene intima e riduce l’incidenza di infezioni del glande e del pene. All’interno del prepuzio possono ristagnare micro-perdite di urina e altri fluidi corporei che sono fattori di rischio per infiammazioni e altre patologie.
Per quanto riguarda le infezioni da virus o batteri, la circoncisione riduce le possibilità di essere contagiati da questi microrganismi, con una riduzione delle specie batteriche presenti sul glande maschile.
In particolare, uno studio effettuato sul virus dell’HIV ha dimostrato che i soggetti circoncisi hanno il 60% in meno di probabilità di contrarre questo virus. Questo studio, basato su dati raccolti nel 2005, porta a credere che la circoncisione possa essere utilizzata come strumento di intervento per ridurre sia il numero dei pazienti affetti da AIDS che i decessi provocati da questo virus.
Circoncisione ed eiaculazione precoce
La circoncisione si utilizza anche per risolvere il disturbo legato all’eiaculazione precoce. L’ipersensibilità del glande rappresenta la più diffusa causa di eiaculazione precoce. Nei soggetti che soffrono di questa condizione, basta una lieve eccitazione sessuale per provocare l’orgasmo.
Questo accade, a livello fisiologico, perché le fibre nervose responsabili della conduzione dei segnali eccitatori risultato iper-eccitate, provocando la contrazione del muscolo che stimola la fuoriuscita “anticipata” dello sperma. Per porre rimedio a questo disturbo si può ricorrere alla circoncisione.
Per la verità, questo intervento consiste in due fasi distinte:
- Circoncisione: si rimuove la porzione di cute che ricopre il glande;
- Neurotomia glandulare: vengono sezionate alcune fibre nervose in prossimità del solco del glande. In tal modo si diminuisce la sensibilità;
Ovviamente, prima di andare sotto i ferri c’è bisogno di una visita da parte di un andrologo che possa autorizzare tale intervento.
Circoncisione e post operatorio
Nello specifico, l’intervento di circoncisione è una pratica molto semplice che si effettua in totale sicurezza. Prima di procedere il paziente deve sottoporsi ad un’accurata visita specialistica con un andrologo per ricevere il consenso. La pratica chirurgica viene effettuata in sede di day-hospital.
Il soggetto viene anestetizzato tramite l’inoculazione di un farmaco anestetico direttamente nei nervi del pene. Nei bambini si preferisce l’anestesia totale. Una volta che l’anestetico ha fatto effetto si procede con la rimozione chirurgica tramite laser o bisturi. L’intervento ha una durata massima di 40 minuti.
La riabilitazione post circoncisione è molto veloce e non prevede pratiche particolari. Si consiglia la sospensione dell’attività sportiva per almeno una settimana e l’astensione dall’attività sessuale per circa un mese. In questo modo si concede alla ferite il tempo di rimarginarsi definitivamente.
I punti di sutura cadono spontaneamente e la cicatrice si riduce man mano che passa il tempo fino a scomparire. La riduzione della sensibilità a livello del glande, con il relativo ispessimento avviene, generalmente, dopo quattro settimane.