Lo stress, la genetica, la stanchezza: sono tante le cause della caduta dei capelli, che può essere favorita anche dalla mancanza di sonno o dal cambio di stagione. Non è detto che la calvizie sia sempre definitiva, anzi: in molte circostanze è temporanea, a vantaggio della condizione estetica di chi ne soffre. In una persona che non deve fare i conti con la calvizie, ogni giorno vengono persi tra i 50 e i 100 capelli, i quali vengono sostituiti da altri capelli nel contesto di un ciclo continuo: ogni capello ha una vita media di circa 5 anni. Nel momento in cui tale equilibrio si interrompe, però, i capelli smettono di ricrescere.
Indice rapido
Stop alla caduta
Cosa fare per contrastare la caduta dei capelli
Il primo consiglio che occorre tenere sempre a mente è quello di limitare le situazioni di stress: un accorgimento che, per altro, è destinato a garantire benefici anche dal punto di vista della salute complessiva dell’organismo. In molti casi sono stress e stanchezza a favorire la calvizie: ciò dipende dalla produzione di cortisolo, il quale contribuisce all’incremento di ormoni che hanno un’influenza negativa dal punto di vista della salute e della resistenza dei capelli. Tra le varie tecniche a cui si può ricorrere per gestire lo stress, quelle che chiamano in causa la meditazione si dimostrano molto efficaci: il tai-chi e lo yoga, inoltre, contribuiscono a ridurre nel giro di poco tempo la sintesi di cortisolo.
Consultare il proprio medico
Vale sempre la pena di concedersi una visita dal medico, in presenza di un aumento della caduta dei capelli, per scongiurare problemi più gravi e per sapere quali farmaci eventualmente assumere al fine di contrastare il problema. Utili le fiale anticaduta per capelli, mentre i medicinali in genere sono a base di minoxidil o di finasteride: il primo favorisce il flusso del sangue e, quindi, aumenta l’assorbimento da parte dei follicoli piliferi delle sostanze nutritive di cui hanno bisogno; l’azione della seconda, invece, si manifesta attraverso l’inibizione dell’ormone che fa sì che i follicoli si restringano. Gli effetti indesiderati sono sporadici: irritazione della pelle nel caso del minoxidil e riduzione della libido con disfunzione erettile nel caso della finasteride.
Come modificare i propri comportamenti
Una ricerca pubblicata sul British Journal of Dermatology indica in almeno 0.5 grammi al giorno la dose raccomandata di vitamina D, la cui carenza può contribuire all’alopecia. Inoltre, può essere utile ricorrere alle lozioni, sempre a condizione che siano applicate in maniera frequenta: le fiale e gli altri prodotti che promettono di combattere la caduta stagionale sono in grado, tra l’altro, di stimolare il microcircolo. Questo avviene perché viene incrementato l’apporto ai follicoli di ossigeno e nutrimenti.Â
Quale shampoo utilizzare quando cadono i capelli
Se si è alla ricerca di uno shampoo ad hoc per combattere la calvizie il suggerimento è quello di optare per un prodotto a base di ketoconazolo, una sostanza che – al pari della finasteride – è in grado di interrompere la trasformazione del testosterone nell’ormone che determina il restringimento dei follicoli. La differenza tra uno shampoo con il ketoconazolo e un farmaco a base di finasteride è che nel primo caso l’applicazione riguarda unicamente il cuoio capelluto, e quindi non si ha a che fare con effetti collaterali.Â
I trattamenti da privilegiare
I trattamenti più efficaci sono quelli che contengono gli acidi grassi essenziali, l’acido linoleico e gli aminoacidi che servono a rallentare la caduta dei capelli. Il sale di magnesio e gli estratti vegetali sono molto preziosi in tal senso: meritano di essere menzionati, in modo particolare, il loto bianco, il loto blu, la cannella e la salvia sclarea, senza dimenticare ginkgo biloba e kigelia africana.Â