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Vita stressata, impegni lavorativi, ritmi sempre più accelerati, mancanza di tempo per sé stessi rendono difficoltoso e sempre più raro riposarsi: ecco perché ben il 62% delle persone si definisce perennemente stanco.
Contro la stanchezza non esistono pillole miracolose: certo, in commercio esistono numerosi integratori anche naturali, in grado di ricaricarci le batterie, ma serviranno a ben poco o comunque ci daranno un beneficio solo momentaneo se non associate ad una correzione dello stile di vita. E’ importante imparare a ritagliarsi un po’ di spazio per sé e per i propri cari, a crearci degli hobby, a non tirar tardi la sera se ci sentiamo troppo stanchi, è fondamentale inoltre imparare a fare una buona colazione possibilmente seduti a tavola dedicando a questo importante momento almeno 20 minuti: è necessario quindi che la guerra contro la stanchezza parta dal nostro “Io” interiore e dal nostro stile di vita.
In soccorso del nostro “Io” interiore in caso di stanchezza possono giungere i Fiori di Bach, in particolare Olive, Hornbeam e Oak. Questi tre fiori hanno tutti lo stesso obiettivo ovvero aiutarci a superare la stanchezza e soprattutto modificare quegli atteggiamenti interiori che la favoriscono, ma ognuno dei tre presenta delle sfumature d’azione differenti.
Olive è il fiore della stanchezza per eccellenza, è il fiore che ci viene in soccorso quando ci sentiamo davvero stanchi, svogliati, privi di energia. E’ il rimedio floreale ideale per la stanchezza fisica, per i momenti in cui ci si sente così sfiniti da non riuscire a fare altro, Bach ne “I dodici guaritori” lo definisce il rimedio “..per coloro che sono così stanchi ed esauriti da non sentirsi più in grado di fare alcuno sforzo”.
Olive ci aiuta a ricaricarci di energia e, il suo uso costante, ci permette di imparare a dosare la nostra forza vitale evitandone gli sprechi.
Hornbeam è invece il fiore della stanchezza mentale, della mancanza di energie causata dalla routine quotidiana e dallo scorrere sempre uguale della vita; è il fiore della noia, della svogliatezza, della “stanchezza da lunedì mattina”. E’ infatti il fiore ideale per quella stanchezza che si presenta già al primo mattino, appena svegli, prima ancora di cominciare ad entrare nel ritmo indaffarato della giornata: è il fiore adatto a chi si sente stanco a causa della mancanza di stimoli e di interesse, per chi è sopraffatto dalla routine quotidiana e vorrebbe dare nuova carica vitale alla propria vita.
Infine Oak, il fiore della stanchezza che si trasforma in vero e proprio esaurimento psicofisico a causa dello stress e del sovraccarico di impegni. Chi ha bisogno di Oak si sente perso, smarrito, tanto da non riuscire più a gestire la propria vita, le proprie mansioni, col timore (spesso fondato) di non raggiungere gli obiettivi prefissati. Oak aiuta a diventare più razionali, imparando ad organizzare meglio impegni e mansioni, mantenendo la stessa irriducibile tenacia.
I fiori di Bach possono essere utilizzati da chiunque, si possono acquistare in erboristeria o farmacia e vanno assunti al dosaggio di 4 gocce per 4 volte al giorno.
Patrizia Lamberti
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