L’acqua è un bene primario, essenziale per la vita, e negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza sulla necessità di tutelarla attraverso scelte sostenibili e responsabili. In Italia, l’acqua del rubinetto rappresenta una risorsa di grande valore. A fronte di controlli capillari, sono emerse alcune criticità locali che suscitano preoccupazione. In parallelo, il consumo di acqua in bottiglia rimane ancora troppo elevato, nonostante le implicazioni ambientali negative che ne conseguono. In questo scenario, i depuratori acqua domestici rappresentano uno strumento in grado di coniugare qualità, sicurezza e sostenibilità.
Indice rapido
L'acqua del rubinetto in Italia è una risorsa da valorizzare
In generale, l’acqua potabile distribuita dagli acquedotti italiani è di buona qualità e viene sottoposta a rigidi controlli secondo normative europee e nazionali. È generalmente sempre accessibile e costa molto meno rispetto all’acqua imbottigliata.
Nonostante questi vantaggi, in molte famiglie – 1 su 3 – persiste una certa diffidenza nei confronti dell’acqua del rubinetto, spesso legata a cattivo sapore o odore o alla presenza di vecchie tubature che rendono l’acqua non perfettamente limpida o ad altri fattori, che vedremo a breve. Per questi motivi in Italia si registra uno dei più alti consumi di acqua in bottiglia in Europa.
Alcune criticità locali alimentano dubbi e paure
Recenti indagini, come quella condotta da Greenpeace Italia e riportata sulla rivista Il Salvagente, hanno evidenziato la contaminazione da PFAS nelle acque potabili italiane. Inoltre, l'ONG Pesticide Action Network Europe ha rilevato la presenza di TFA (acido trifluoroacetico), un prodotto di degradazione dei PFAS, nel 94% dei campioni di acqua del rubinetto prelevati in 11 paesi europei. In alcuni casi, i livelli di TFA superano i limiti stabiliti dalla nuova direttiva sulle acque potabili.
I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono composti chimici usati in ambito industriale, noti per la loro resistenza all’acqua e ai grassi, ma anche per la loro persistenza nell’ambiente e potenziali effetti negativi sulla salute umana. In alcune aree del Veneto, Lombardia e di altre regioni italiane, sono stati rilevati livelli di PFAS superiori ai limiti di sicurezza, rendendo necessario intervenire con soluzioni di trattamento più avanzate rispetto alla normale filtrazione.
Questi esempi non vogliono allarmare, ma evidenziare come, pur non essendo problemi generalizzati, possano spingere verso una maggiore attenzione e protezione a livello domestico.
Mentre l’acqua in bottiglia pesa sull’ambiente
L’acqua imbottigliata, spesso scelta per comodità o per abitudine, è causa di inquinamento ambientale. Il ciclo di vita di una bottiglia in plastica implica l’estrazione di petrolio, la produzione industriale, il trasporto su gomma (con relative emissioni di COโ), il consumo e infine lo smaltimento. Molte di queste bottiglie non vengono riciclate correttamente, contribuendo all’inquinamento da microplastiche nei mari e nei suoli.
L’Italia, con circa 200 litri pro capite all’anno, è tra i maggiori consumatori di acqua in bottiglia al mondo. Questo modello di consumo non è più sostenibile, soprattutto in un contesto in cui alternative più ecologiche sono facilmente accessibili.
I depuratori domestici offrono una soluzione concreta
Alla luce di queste sfide, il ricorso a un depuratore acqua casalingo si configura come una scelta intelligente e sostenibile. I depuratori acqua si installano direttamente sopra o sotto il lavello e permettono di migliorare la qualità dell’acqua del rubinetto, rendendola più gradevole.
L’impianto osmosi inversa casa è la soluzione più completa, grazie a una tecnologia avanzata che spinge l’acqua attraverso una membrana semi-permeabile, in grado di trattenere anche i contaminanti infinitamente piccoli: metalli pesanti, nitrati, PFAS, microplastiche e persino residui di farmaci. L’acqua purificata, attraversando filtri re-mineralizzanti, si arricchisce delle sole sostanze di cui l’organismo ha bisogno: calcio altamente assimilabile, magnesio, potassio, bicarbonato di sodio, ecc.
Perché bere acqua buona e sostenibile è possibile
Il mercato della depurazione acqua è in continua evoluzione, con tecnologie sempre più performanti e accessibili. Aziende come Better Life offrono soluzioni su misura, basate sull'osmosi inversa, pensate per migliorare la qualità dell’acqua utilizzata per bere e cucinare.
Sebbene l'acqua del rubinetto sia controllata, può presentare alcune criticità che necessitano attenzione. Al contempo, il consumo di acqua in bottiglia non è una soluzione sostenibile nel lungo periodo. Investire in un purificatore d'acqua efficace è una scelta consapevole per il proprio benessere e per la tutela del pianeta.