Riciclare materiali come legno, plastica e metallo è uno dei modi migliori per rispettare l’ambiente, in quanto consente di ridare vita ad oggetti e articoli che potrebbero continuare a servire all’uomo, senza necessariamente cestinarli dopo pochi utilizzi. Il riciclo però non è sempre possibile, come nel caso dei rifiuti di ingombranti, come scarti di demolizioni, residui d’intonaco, massi e ghiaia. In quest’ultimo caso quindi si parla di smaltimento, che permette comunque di rispettare l’ambiente senza necessariamente trovare una nuova destinazione al materiale da eliminare.
Per far sì che i rifiuti prodotti dall’uomo non rechino danno all’ecosistema è necessario che vengano recuperati in tempo e gestiti nelle modalità corrette.
Indice rapido
Come avvengono i servizi di recupero rifiuti come scarti edili e similari
I servizi di recupero rifiuti per essere efficaci e di qualità devono essere erogati da ditte competenti in materia, ovvero istruite attraverso iter formativi approfonditi che permettono al personale di agire sempre nel rispetto delle leggi in materia e soddisfacendo le esigenze del cliente. In linea generali tali aziende offrono sempre un preventivo iniziale, così da dare un’anteprima della spesa che il cliente dovrà sostenere per portare a termine lo smaltimento. Se il preventivo viene accettato la ditta si movimenta per il ritiro dei rifiuti, attraverso camion o altri mezzi pesanti. Nel caso in cui un cliente abbia attivo un cantiere, può richiedere anche il noleggio di un cassone, così da riempirlo al momento del bisogno (verrà svuotato dall’azienda noleggiante).
Smaltimento di rifiuti con trasporto privato – È fattibile?
Lo smaltimento dei rifiuti da parte di un utente, sfruttando un mezzo privato per il trasporto, è possibile solo se la persona è in possesso delle autorizzazioni necessarie (presentate all’albo competente) e del FIR, ovvero un documento che contiene tutte le informazioni sui rifiuti, sul produttore e sul trasportatore. In caso contrario si potrebbe incorrere in sanzioni molto alte. Questo è un altro dei motivi per cui è sempre bene richiedere l’intervento di un’azienda esperta nello smaltimento di rifiuti, certamente provvista dei documenti richiesti o capace di procurarli in tempo.
Come capire se un rifiuto è “speciale”?
Per capire se un rifiuto è o meno speciale è necessario prestare attenzione al Testo Unico dell’Ambiente all’Art. 184 del Decreto Legislativo 152/06, nel quale vengono ritenuti scarti speciali tutti quei rifiuti derivanti da attività agricole, agroindustriali, di costruzione, demolizione e scavo. Non da meno i resti delle lavorazioni industriali e quelli derivanti da attività sanitarie. Al fine di tutelare l’ambiente, tali rifiuti vengono trattati tramite tecniche e processi specifici e a seconda della loro natura possono essere oggetto di analisi. L’obbligo di effettuare analisi chimiche infatti nasce per i rifiuti “CER”, ritenuti di pericolosità dubbia e che pertanto devono essere controllati tramite appositi esami di laboratorio.
Come smaltire pile, batterie, elettrodomestici e articoli similari?
Per lo smaltimento di rifiuti come computer, pile, batteria ed elettrodomestici è possibile optare per lo sfruttamento delle apposite isole ecologiche, ovvero di punti di raccolta (genericamente isolati rispetto al centro della città) in cui avviene il ritiro dei materiali citati. Chi si ritrova in luoghi sprovvisti di tali servizi o semplicemente non ha un veicolo per trasportare gli oggetti da cestinare, può sempre richiedere l’intervento di una ditta specializzata.