Quando gli antibiotici non riescono a promuovere la guarigione delle ferite la soluzione può nascondersi in una confezione di zucchero. Le prove dell’efficacia del trattamento arrivano dal Regno Unito, dove Moses Murandu, docente di infermieristica all’Università di Wolverhampton cresciuto nello Zimbabwe, ha proposto questo rimedio naturale utilizzato nella sua terra d’origine per curare la ferita con cui Alan Bayliss, paziente sessantaduenne cui è stata amputata una gamba nello scorso mese di gennaio, stava convivendo senza riuscire a curarla con gli antibiotici.
Lo zucchero, posto direttamente su piaghe da decubito, ulcerazioni e altre ferite, sottrae l’acqua necessaria per la sopravvivenza dei batteri che le infettano, accelerando il processo di guarigione o riavviandolo nel caso in cui si sia bloccato. Inizialmente ne devono essere utilizzate grandi quantità , ma in sole 2 settimane, quando le dimensioni della ferita si sono già drasticamente ridotte, è possibile scendere a 5 cucchiai di zucchero per trattamento.
Bayliss non è l’unico paziente ad aver sperimentato questo rimedio tradizionale. Fino ad oggi il trattamento a base di zuccheri è stato utilizzato in 35 individui e in tutti i casi si è dimostrato efficace e privo di effetti collaterali.
A trarre benefici dalla terapia non sono solo le ferite, ma anche il morale dei pazienti che, come Bayliss, da tempo non ottengono risultati con le terapia tradizionali.
Sento che ha velocizzato molto la mia guarigione
ha raccontato il paziente
ed è stato un passo avanti positivo. All’inizio ero un po’ scettico ma dopo aver visto lo zucchero in azione (…) sono rimasto impressionato.