Il miele da tutti riconosciuto come uno degli alimenti più buoni e salutari che ci siano, vede le sue caratteristiche nutritive ancor più accentuate se ottenuto secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Le domande che i consumatori si pongono attorno al miele biologico sono tante e tutte lecite, il miele in quanto prodotto dalle api e dai fiori, non è di per sè un prodotto biologico? Non essendoci la mano dell’uomo, o comunque è molto limitata, il miele è da considerarsi a tutti gli effetti biologico?
La verità è che il miele non è tutto biologico, ma solo quelli che ne riportano la certificazione, le differenze ci sono e non sono di poco conto. Il disciplinare di produzione a cui i produttori di miele biologico devono attenersi impone il posizionamento degli alveari in luoghi in cui vi siano coltivazioni biologiche lontane chilometri da potenziali fonti di inquinamento come aree industriali, coltivazioni intensive (non condotte secondo l’agricoltura biologica), strade ad alto scorrimento e qualsiasi altro inquinante ambientale.
Le arnie utilizzate devono necessariamente essere prodotte con materiali naturali non trattate chimicamente.
Tutto ciò consente di raccogliere del miele esente da qualunque residuo chimico potenzialmente nocivo per l’uomo, in questo modo il miele ottenuto risulterà certamente più salubre di un miele ottenuto da fiori contaminati da inquinanti chimici, da polveri sottili provenienti da impianti industriali attigui o altri inquinanti provenienti da gas di scarico di autovetture o chissà cos’altro.
Altro fattore estremamente importante per preservare la qualità del miele è la questione della pastorizzazione, questo è il processo durante il quale il miele viene riscaldato per potergli conferire uno stato perennemente liquido, esteticamente molto gradevole ma che ne compromette gran parte delle qualità organolettiche. Non tutti sanno, infatti, che il miele cristallizzato (diventa solido e biancastro) è uno stato assolutamente normale per un miele che non ha subito trattamenti termici, un prodotto che non è stato pastorizzato, sarà certamente meno bello da guardare ma altrettanto certamente sarà più nutriente e salutare rispetto ad un miele pastorizzato, quello cristallizzato risulterà intatto nei nutrienti e negli enzimi tipicamente contenuti nel miele.
L’ideale sarebbe, quindi, avere un miele ottenuto da apicoltura biologica non pastorizzato come ad esempio il miele biologico di Sapori dei Sassi, ottenuto tra l’altro nelle montagne lucane, ulteriore garanzia di luoghi incontaminati, cosi come altri mieli di montagna. Molto meno “credibili” sono invece mieli biologici prodotti in territori ad alto tasso di industrializzazione.