Mentre il miele è conosciuto fin dall’antichità, fu solo nella metà del XVII secolo che si scoprì che le larve delle api regine ricevevano un’alimentazione speciale, diversa dal nutrimento delle operaie e dei fuchi, la pappa o gelatina reale. Essa è il nutrimento esclusivo dell’ape regina dal momento in cui l’uovo si schiude e per tutta la vita.
La pappa reale è una secrezione biancastra, dai riflessi madreperlacei, dalla consistenza gelatinosa e dal sapore marcatamente acido, pungente, debolmente zuccherino. Come gli altri prodotti dell’alverare, anche la pappa reale varia nella sua composizione a seconda della zona di provenienza, dal periodo della raccolta e dalle caratteristiche biologiche delle api nutrici. La pappa reale contiene innanzitutto acqua, sono presenti zuccheri, circa in una percentuale del 15%, e in particolare, glucosio, fruttosio, saccarosio e maltosio.
Vi si trovano inoltre i protidi e lipidi, e vi sono state isolate un gran numero di vitamine, tra cui tutte quelle del gruppo B. In particolare è stato dimostrato che la pappa reale è l’alimento più ricco di acido pantotenico (vitamina B5) sostanza che svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo cellulare e che si trova nelle cellule dei muscoli, del fegato, dei reni e del cervello. Sono presenti inoltre sostanze minerali ed oligoelementi, tra cui calcio, rame, ferro, fosforo, potassio, silicio, zolfo, sostanze quest’ultime che svolgono un ruolo fondamentale per la regolazione del metabolismo.
Sono stati inoltre individuati diversi altri costituenti “minori”, ma non per questo meno importanti: un fattore antibatterico e antibiotico. Aumenta l’energia vitale, e ha un’azione sulle ghiandole cortico-surrenali, e quindi è indicata negli stati depressivi, l’astenia e allevia la fatica fisica.