La leggenda racconta che Romolo, per provare la sua forza, scagliò un’asta che si conficcò sul Palatino, dove si trasformò in un corniolo che da allora fu venerato come una reliquia sacra. La storia, invece, insegna che più che essere gelosamente custoditi, i frutti di questa pianta dovrebbero essere consumati. Le loro proprietà ne fanno, infatti, preziosi alleati della salute, utili, ad esempio, in caso di enterite, dolori articolari e di disturbi del metabolismo.
Simili ad olive, ma dal colore rossastro, questi frutti possono essere consumati freschi, ma chi ama armeggiare tra pentole e fornelli può anche utilizzarli per preparare salse, conserve e liquori. Ecco 5 ricette in cui è possibile cimentarsi.
- Corniolo in salamoia. Raccogliete i frutti quando sono ancora un po’ acerbi, lavateli e asciugateli bene. Salate abbondantemente dell’acqua (la quantità di sale giusta è quella che permette a un uovo crudo di galleggiare nell’acqua) e aggiungetela ai frutti fino a coprirli appena. Unite un pizzico di semi di finocchio e qualche foglia di alloro e chiudete ermeticamente. Conservate il preparato al buio almeno per un mese, trascorso il quale potete consumare i frutti dopo averli sciaquati abbondantemente.
- Salsa di corniolo. Schiacciate bene 2 chili di cornioli, eliminando i noccioli. Mettete la polpa ottenuta in un tegame con aceto, sale e pepe e lasciate bollire per circa due ore. Trasferite il tutto in un vasetto di vetro, chiudetelo ermeticamente e fatelo bollire per 10 minuti. Ottima servita con carni arrosto.
- Confettura di corniolo e petali di rosa. Ammorbidite mezzo chilo di frutti cuocendoli a fuoco basso in un tegame coperto. Schiacciateli in un setaccio, eliminate i noccioli e recuperate tutto ciò che rimane nel setaccio con poca acqua bollente. Versate il tutto su 100 grammi di petali di rosa e lasciateli macerare per mezz’ora. Trasferite sul fuoco e unite 150 grammi di zucchero e 1 mela sbucciata, ma ancora con i suoi semi. Lasciate cuocere finché non raggiungerà la consistenza di una marmellata. Quando è ancora bollente, trasferite la confettura in barattoli di vetro precedentemente sterilizzati (20 minuti in forno a 100 °C).
- Corniolo e perette allo sciroppo. Lavate 1 kg di pere (o mele) selvatiche e un pugno di frutti di corniolo e bucateli più volte con un stuzzicadenti. In una pentola sciogliete 750 grammi di zucchero in 250 ml di acqua. Quando la soluzione inizia a bollire aggiungete per e corniolo e lasciate sul fuoco per altri 30 minuti. Coprite la pentola e lasciate riposare per 12-14 ore, poi fate cuocere per altri 10 minuti e trasferite il tutto, ancora caldo, in barattoli di vetro già sterilizzati.
- Liquore alle corniolo. Raccogliete i frutti verso la fine di agosto e lasciateli macerare in una soluzione di grappa e zucchero per alcune settimane. Filtrate e aggiungete acqua fino a che avrete raggiunto la gradazione alcolica desiderata.