Gli scarti alimentari possono assumere un valore economico e scientifico che mai avremmo immaginato. Le scorze degli agrumi ormai spremuti, le bucce di pomodoro e altri tipi di scarti alimentari possono raggiungere un valore pari ance a 1000 euro al chilo, in quanto possono essere indirizzati alla ricerca scientifica, in grado di derivarne estratti naturali da utilizzare nellโindustria alimentare, cosmetica e farmaceutica.
ย Si tratta di quanto comunicato da parte di Fabrizio Adani, responsabile scientifico del Gruppo Ricicla, facente parte del Dipartimento di produzione vegetale della Facoltร di Agraria dellโUniversitร degli Studi di Milano, che avrร lโoccasione di approfondire il tema dellโutilizzo degli scarti alimentari nella ricerca scientifica nel corso dellโappuntamento con โFood Energyโ, allโinterno diโBioenergy Italyโ, che si svolgerร a Cremona dal 28 febbraio al 2 marzo 2013.
A parere dellโesperto in Italia, allo stato attuale, non esiste un mercato consolidato per lโutilizzo di tali scarti alimentari, ma alcune aziende starebbero giร lavorando per il perfezionamento del recupero degli stessi, in modo da ottenere da essi delle molecole ad alto valore aggiunto, che potrebbero essere utilizzate sia per produrre energia che da parte dellโindustria farmaceutica. Le molecole ottenute dagli scarti alimentari, nel prossimo futuro, potrebbero essere parte di una nuova โbioeconomyโ, basata sul riutilizzo di quanto di buono ed utile sia possibile recuperare dagli scarti alimentari, con particolare riferimento al settore industriale, prima che essi vengano considerati alla stregua di veri e propri rifiuti. In particolare, a parere di Fabrizio Adani, a partire dagli scarti alimentari sarebbe possibile ricavare omega3, omega6, polifenoli, carboidrati epigmenti naturali. Al momento perรฒ le risorse necessarie a portare avanti un procedimento tanto interessante non sarebbero presenti, nonostante il fatto che, secondoquanto dichiarato da parte dellโesperto, le molecole ottenute dal riutilizzo degli scarti agroindustriali, a seconda della loro destinazione, possono valere anche 1000 euro al chilo. In attesa che la bioeconomy prenda piede, nel nostro piccolo ecco25 modi per riutilizzare le bucce di frutta e verdura.