Piรน volte abbiamo ribadito lโimportanza di una alimentazione ricca in antiossidanti, tra questi gli antociani, particolarmente presenti nella frutta e verdura, capaci di conferire le sfumature che vanno dal rosso al blu. Lunga รจ la lista degli alimenti ad alto contenuto di questa sostanze ad alto potere antiossidante:i frutti di bosco, le melanzane, lโuva scura,la bietola rossa,i fiori della malva le arance, le ciliege, le mele, le fragole e le pere. Piรน intenso รจ il colorito di questi alimenti, maggiore sarร il contenuto in antociani. Ma a questo elenco si deve aggiungere un altro prezioso alimento cioรจ il mais blu che, diversamente da quanto si possa pensare, non deriva da macchinosi incroci ed esperimenti di laboratorio, ma รจ una varietร antica giร nota ai tempi degli Incas. Mais blu: 100% naturale Il mais blu non รจ un OGM (ovvero Organismo Geneticamente Modificato), ma รจ un tipo di mais, cosรฌ come quello rosso, purtroppo dimenticato. Il mais blu in particolare, รจ nato dalla selezione di semi fatta dagli stessi Incas che cercavano di ottenere una pianta adatta alla coltivazione ad alta quota, resistente alle basse temperature e che potesse servire come colorante. Questa varietร era molto piรน resistente allโazione delle aflatossine, cioรจ micotossine prodotte dai funghi, note per le loro proprietร genotossiche e cancerogene.Grazie alle ricerche svolte presso i dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche dellโUniversitร degli studi di Milano e di altri equipe di ricercatori che hanno aderito al progetto FLORA, รจ stata scoperta il ruolo fondamentale degli antociani contenuti nel mais blu nella cura delle patologie cardiovascolari. Gli studi La ricerca si รจ basata sulla somministrazione del mais blu e di quello classico giallo, privo di antociani, rispettivamente a due gruppi diversi di cavie per alcuni mesi. Successivamente, ad entrambi i gruppi รจ stato indotto un infarto: i topi alimentati con mais blu erano piรน resistenti ad un attacco ischemico; inoltre, il tessuto cardiaco infartuato era circa il 30% in meno rispetto a quello dei topi nutriti con la varietร gialla. Viste le conclusioni positive in questa prima fase di ricerca, ora si aspetta di analizzare i risultati ottenuti dalla sperimentazione diretta sullโuomo. Studi precedenti hanno dimostrato inoltre, come gli antiossidanti contenuti nel mais blu siano anche capaci di proteggere da malattie come lโateriosclerosi, diabete e artrite, a ridurre la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo nel sangue. Importanza della biodiversitร Il mais blu, in particolare la sua scomparsa e la sua reintroduzione nellโalimentazione, testimonia ancora una volta lโimportanza della biodiversitร . Per biodiversitร si intende la varietร biologica di tutti gli esseri viventi e dei loro ecosistemi. Rappresenta inoltre unโimportante fonte di risorse e beni per lโuomo ottenuti grazie a miliardi di anni di evoluzione; consente agli ecosistemi di adattarsi e di affrontare i cambiamenti causati dalla variazione delle condizioni ambientali. Nonostante lโuomo tragga innumerevoli benefici dalla biodiversitร , esso stesso contribuisce enormemente allโaumento del tasso di estinzione naturale; infatti il Living Planet Index, ovvero lโindice del Pianeta Vivente, dal 1970 al 2005 si รจ ridotto del 30%. Un esempio Per comprendere meglio lโimportanza della biodiversitร possiamo citare lโesempio delle patate selvatiche andine che, sebbene non abbiano un aspetto accattivante, sono fondamentali per la lotta contro la Phytophthora infestans, responsabile della cosiddetta ruggine delle patate, malattia dovuta alla presenza di un fungo capace di devastare le coltivazioni di questo prezioso tubero. Cosรฌ infatti avvenne tra il 1835 e il 1840. La diffusione del fungo causรฒ la distruzione di immense piantagioni di patate sia in Irlanda che in Europa: ebbe inizio una carestia, responsabile di circa 2 milioni di morti. Grazie ai successivi studi fatti presso lโInternational Potato Center di Lima, si scoprรฌ come le patate andine e le altre specie selvatiche erano geneticamente resistenti al fungo; si decise allora di incrociare queste specie con quelle coltivate in Europa per introdurre il gene che conferisse loro la resistenza al parassita. Biodiversitร e salute Le piante inoltre rappresentano un importante valore medico: circa il 74% rappresentano la fonte di principi attivi presenti nei farmaci. Ciรฒ dimostra chiaramente come la perdita di biodiversitร nega anche lโopportunitร di conoscere,ottenere e sfruttare potenziali benefici per la nostra salute:maggiore sarร la conservazione di un alto grado di biodiversitร , maggiore sarร anche la possibilitร di trovare la cura di malattie. La perdita della biodiversitร non solo inciderebbe negativamente sulla qualitร della vita, ma la stessa vita sulla terra.