Biancospino – Proprietà ed utilizzi – Indicazioni e controindicazioni.
Il biancospino è un vero alleato per migliorare il benessere psico-fisico della persona e alleviare i disturbi di lieve entità del sistema cardiocircolatorio. Le sue numerose proprietà terapeutiche sono conosciute dall’antichità e attualmente vengono sfruttate in erboristeria e omeopatia come rimedio naturale per salvaguardare la salute del cuore, calmare gli stati agitativi e l’ansia e per combattere l’insonnia.
Il biancospino selvatico, il cui nome botanico è Crataegus Oxyacantha, è una pianta arbustiva spinosa della famiglia delle Rosaceae, che in primavera presenta delicati fiorellini bianchi profumati e che si trova facilmente ai bordi di boschi e pascoli alberati. Ricco di sostanze benefiche per l’organismo e la psiche, contiene polifenoli dagli effetti antiossidanti, flavonoidi che lo rendono un ottimo cardiotonico, vasodilatatore e ansiolitico. Inoltre, dispone di principi attivi in grado di curare le infiammazioni, favorire l’eliminazione dei radicali liberi e prevenire la formazione di placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni.
Mentre è controindicato per chi soffre di pressione bassa.
Una pianta officinale amica del cuore indicata per il trattamento delle problematiche legate a una diminuzione della gittata cardiaca. Gli estratti contengono sostanze capaci di aumentare la forza contrattile del muscolo cardiaco e allo stesso tempo rallentare le trasmissioni degli impulsi nervosi e di conseguenza l’attività del miocardio, riducendo l’afflusso di sangue dagli atri ai ventricoli. Caratteristiche che rendono l’arbusto efficace per combattere l’ipertensione, le aritmie, gli scompensi cardiaci e per far passare la tachicardia.
Il biancospino, per i suoi poteri sedativi, è definito come una droga vegetale in grado di agire sul sistema nervoso centrale, contribuendo a ridurre gli stati d’ansia, l’irritabilità e calmando i nervosismi. Per sfruttare le azioni ipotensive e calmanti del biancospino si può preparare una tisana rilassante combinandolo con altre erbe naturali come la melissa e la passiflora.
Indicato anche per conciliare il sonno, agevolare l’addormentamento e migliorare la qualità del riposo, può essere usato insieme alla valeriana o alla camomilla per realizzare un infuso o una tisana da consumare prima di andare a letto.
I principi attivi del biancospino sono presenti soprattutto nei fiori e in minor misura anche nelle foglie e nei frutti. In commercio è possibile comprare i fiori e altri parti secche o gli estratti che possono essere impiegati per fare infusi, tisane, decotti, tinture madre e macerati glicerici. È importante notare che i soggetti che soffrono di particolari patologie e assumono farmaci, devono chiedere al medico se possono consumare i preparati a base di tale pianta.
La pianta del biancospino, nome scientifico Crategus Oxyacantha o Crataegus, è un arbusto comune appartenente alla famiglia delle Rosacee che cresce spontaneamente in Europa e nel bacino mediterraneo. Il biancospino produce delle bacche di color verde che alla fine dell’estate diventano color rosso acceso.
Cresce in terreni fertili dove affonda le sue profonde radici, ma è possibile trovarlo anche in terreni sassosi.E’ possibile distinguere il biancospino comune da quello selvatico solamente osservando l’interno delle sue bacche, infatti il biancospino comune contiene un solo nocciolo a differenza di quello selvatico che ne contiene due. Le sue bacche sono di colore verde e diventano rosso vivo alla fine dell’estate. Il Biancospino possiede una spiccata affinità nei confronti del cuore, legata soprattutto ai flavonoidi e ai proantocianidoli.
Provoca una vasodilatazione dei vasi sanguigni addominali e soprattutto di quelli coronarici che portano il sangue al cuore, dovuta a rilasciamento delle fibrocellule muscolari della parete dei vasi sanguigni, con aumento del flusso sanguigno in queste zone del corpo. Riduce la frequenza cardiaca in modo sensibile e potenzia l’azione della digitale sul cuore.
Inoltre i flavonoidi causano un dilatazione dei vasi sanguigni, che provoca una diminuzione della pressione arteriosa.
E’ quindi utilissimo nell’angina pectoris, nelle nevrosi cardiache, negli stati di ipereccitabilità con aritmie e nell’ipertensione arteriosa, specie se di origine nervosa.
Recentemente sono stati fatti alcuni studi clinici su pazienti con scompenso cardiaco moderato e/o con ipertensione arteriosa, che hanno dimostrato che l’estratto secco titolato di biancospino può ridurre efficacemente la frequenza cardiaca, il gonfiore alle caviglie e la pressione arteriosa, evidenziando anche un’azione di potenziamento della forza contrattile del cuore e una notevole riduzione dei sintomi di cui soffrono queste persone, senza la comparsa di alcun effetto collaterale. E’ molto utile anche come sedativo naturale a livello centrale, in quanto allenta la tensione e favorisce il sonno.