Per il passeggero di un aereo, esistono diversi casi in cui si ha la facoltà di richiedere e ottenere un risarcimento o un rimborso: ciò avviene in seguito a un ritardo di un volo e in caso di overbooking, ma anche quando i bagagli vengono smarriti o un volo viene cancellato. Essere informati a proposito di viaggi aerei e diritti dei passeggeri è un ottimo modo per non farsi trovare impreparati in caso di imprevisti e limitarne le conseguenze: nessuno spera di dover fare i conti con una valigia persa in aeroporto o con una coincidenza mancata a causa di un volo atterrato a un orario non previsto, ma vale la pena di sapere come comportarsi se ciò dovesse accadere.
Cosa succede quando un volo è in ritardo
I ritardi non riguardano solo i treni: anche i voli aerei possono essere colpiti da questo inconveniente, che è in grado di arrecare problemi di non poco conto ai passeggeri che lo patiscono. Ebbene, in questa circostanza, i diritti dei passeggeri cambiano a seconda dell’entità del ritardo. Se, per esempio, esso è di una manciata di minuti, non c’è altra soluzione che aspettare; diverso è il caso di un ritardo molto più consistente, che dovrebbe imporre alla compagnia aerea di attivarsi per rimediare. Ai passeggeri che subiscono loro malgrado gli effetti di un ritardo dovrebbe essere garantita l’assistenza di cui hanno bisogno: per esempio, pasti e bevande. Se il ritardo è così lungo da rinviare la partenza al mattino successivo, i passeggeri devono essere alloggiati in un albergo, ovviamente a spese della compagnia che si occuperà anche del loro trasferimento. I rimborsi devono essere concessi per i ritardi superiori alle cinque ore. Per richiederli, vengono messi a disposizione dei moduli appositi.
Che cosa fare quando un volo viene cancellato
Se un volo viene cancellato e i passeggeri vengono avvisati di tale variazione con un anticipo di almeno due settimane, non è prevista alcuna forma di risarcimento. Se si ha diritto al rimborso, invece, esso sarà proporzionale al numero di chilometri che avrebbero dovuto essere percorsi. In termini pratici, per un volo di non più di 1.500 chilometri il rimborso non può superare i 250 euro, mentre può giungere fino a 400 euro per una tratta compresa tra i 1.500 e i 3.500 chilometri; quando si va oltre i 3.500 chilometri, infine, il risarcimento può giungere fino a un massimo di 600 euro. In ogni caso, è facoltà della compagnia suggerire la soluzione della riprotezione, che consiste nel permettere ai passeggeri di salire sul primo volo a disposizione. Il rimborso, in tale situazione, non viene cancellato ma solo dimezzato.
L’overbooking
L’overbooking è una situazione in cui ai passeggeri non viene permesso di imbarcarsi anche se essi hanno prenotato il volo e acquistato il biglietto: si verifica quando i biglietti venduti dalla compagnia aerea sono in numero superiore rispetto ai posti disponibili. I diritti dei passeggeri in tale situazione si concretizzano in un risarcimento economico del danno subìto: la richiesta a tale scopo deve essere inoltrata nei sette giorni successivi. Chi patisce l’overbooking, comunque, può domandare di essere imbarcato su un altro volo.
I bagagli smarriti
Lo smarrimento dei bagagli è fonte di ira, di preoccupazione e di frustrazione per molti viaggiatori. Per le compagnie che aderiscono alla convenzione di Montreal, è previsto un risarcimento massimo fino a 1.200 euro per ciascun bagaglio, mentre se si viaggia con una compagnia che non aderisce a questo accordo il rimborso economico è pari a 19 euro per ogni chilo di bagaglio: per una valigia di 20 chili, per esempio, sarà di 380 euro.