Parmigiano Reggiano: caratteristiche e abbinamenti di un formaggio tutto naturale

Parmigiano Reggiano: caratteristiche e abbinamenti di un formaggio tutto naturale

Il Parmigiano Reggiano è un formaggio che fa bene a ogni età. È ottimo per i bambini e per i ragazzi nell’età della crescita, perché grazie all’alto apporto di calcio garantisce lo sviluppo corretto della struttura scheletrica. È un toccasana anche per gli anziani: il calcio rafforza le ossa e combatte l’osteoporosi.

Roberto BulianPer molti è semplicemente il Parmigiano. Solo latte di mucche di razza frisona allevate nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena – oltre che in parte di quelle di Bologna e Mantova. La produzione è artigianale e tutta naturale. Per fare il vero Parmigiano Reggiano non servono additivi chimici né ingredienti geneticamente modificati. I segreti per un buon formaggio a pasta dura stanno tutti nelle tecniche di lavorazione, affidata a mastri casari di lunga esperienza, e nella stagionatura, lunga almeno dodici mesi.

Così nasce un capolavoro di gusto e di benessere. Proprio così, perché il Parmigiano Reggiano, oltre che essere buono, garantisce un alto apporto di sostanze altamente nutritive. Tanto per iniziare, è bene sapere che il Parmigiano Reggiano DOP è fatto per il 70% di elementi utili per il nostro organismo (30% di acqua): sono proteine, aminoacidi essenziali, vitamine, sali minerali, calcio, fosforo e sodio. Non è un caso che il Parmigiano sia un alimento sempre più presente nelle diete degli sportivi: più sano e gustoso di qualunque integratore alimentare, il Parmigiano Reggiano assicura una carica di energia utile per affrontare anche le sfide più impegnative. E poi è altamente digeribile, grazie alla presenza di particolari enzimi, che nella fase di stagionatura trasformano la caseina.

Il Parmigiano Reggiano è un formaggio che fa bene a ogni età. È ottimo per i bambini e per i ragazzi nell’età della crescita, perché grazie all’alto apporto di calcio garantisce lo sviluppo corretto della struttura scheletrica. È un toccasana anche per gli anziani: il calcio rafforza le ossa e combatte l’osteoporosi.

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Come gustare il Parmigiano Reggiano? L’abbinamento a tavola è suggerito dalla stagionatura. Un formaggio giovane, stagionato meno di 18 mesi, è ottimo tagliato a cubetti o a scaglie e servito con l’aperitivo o con un vino bianco secco, con le verdure crude e con la frutta fresca, anche tropicale (ananas e kiwi). Lo stagionato 24 mesi, assai diffuso sul mercato, è buono da grattugiare sui piatti di pasta, sui risotti, nelle zuppe e sulle vellutate di verdure.

Per condire un’insalata o un carpaccio di carne o di pesce è ideale una stagionatura compresa fra i 24 e i 30 mesi: provalo con il roast beef, qualche foglia di rucola e un filo di olio extravergine di oliva. Il 30 mesi è ideale con la frutta secca, e con le prugne secche in particolare. Oltre i 30 mesi il sapore del formaggio inizia a essere più deciso: in questo caso, ci vuole qualche goccia di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e un vino rosso di grande corpo e struttura con un bianco passito o da meditazione.