Partendo dal presupposto che la disabilità è comunque una condizione svantaggiosa che comporta numerose limitazioni a tutti i livelli sia fisici sia psicologici, gli obiettivi che qualsiasi consorzio civile deve porsi sono relativi a un inserimento ottimale dei soggetti disabili in tutti i settori della società.
Per fare questo è necessario impostare dei programmi operativi a largo raggio, in grado di coinvolgere le numerose istituzioni competenti, oltre che naturalmente le famiglie delle persone portatrici di handicap.
Indice rapido
Modalità con cui organizzare la vita dei disabili
Per migliorare la vita dei soggetti disabili è necessario fare in modo che l’ambiente circostante consenta loro la massima autonomia fisica, che rappresenta il presupposto fondamentale per ottimizzare anche la loro condizione psichica.
Per semplificare la vita domestica di un portatore di handicap, è indispensabile abbattere le barriere architettoniche, eliminando gradini e ostacoli insuperabili da parte di deambulatori o sedie a rotelle.
Risulta quindi necessario creare rampe di accesso, ampliare le porte, attrezzare la stanza da bagno con sanitari dedicati e con punti di appoggio posizionati a livello adeguato, e attrezzare la cucina in modo opportuno.
Un supporto indispensabile per consentire ai disabili di muoversi al meglio è rappresentato dai montacarichi per disabili, dispositivi ideati per abbattere le barriere architettoniche, superando ogni ostacolo presente nelle abitazioni.
La loro installazione non prevede lavori di ristrutturazione o di modificazione della casa, e possono essere acquistati usufruendo delle relative detrazioni fiscali.
Grazie all’ampia disponibilità di modelli, queste apparecchiature possono adattarsi facilmente a qualsiasi esigenza, sia di peso che di dimensioni.
Per incentivare lo svolgimento di un’adeguata vita sociale, i disabili devono essere messi in condizioni di interagire anche con l’ambiente esterno, rimanendo eventualmente in contatto con contesti lavorativi o di intrattenimento, dove possono instaurare proficue relazioni.
Un approccio multidisciplinare prevede anche un’adeguata gestione di attività ludiche e di hobby, coinvolgendo palestre, centri sociali o associazioni no profit, la cui attività è incentrata sull’accoglienza di individui portatori di handicap.
Dal punto di vista del benessere e della salute, l’inclusione dei disabili costituisce un settore di primaria importanza proprio in quanto questi soggetti spesso sono portatori di patologie croniche.
A tal proposito, è auspicabile l’organizzazione di servizi di trasporto dedicati, con veicoli attrezzati adeguatamente, che siano in grado di assicurare un’assistenza ad ampio raggio.
Importanza dell’inserimento dei disabili nel contesto sociale
Il problema dell’inserimento dei disabili nel contesto sociale non riguarda soltanto le loro (più o meno gravi) menomazioni, ma anche la maniera di rapportarsi che le persone così dette “normali” hanno con questi disturbi.
La presenza di handicap fisici oppure psichici provoca inevitabilmente un profondo mutamento di prospettive in chi è costretto a conviverci, dato che le problematiche che si vengono a creare sovvertono in modo sconvolgente i normali ritmi esistenziali.
Nell’esaminare le differenti implicazioni sociali e relazionali collegate alla disabilità è necessario prendere in esame tutti gli aspetti logistici relativi allo svolgimento delle funzioni quotidiane dei portatori di handicap che, a causa delle loro menomazioni, sono spesso portati a rinchiudersi in sé stessi, isolandosi dal contesto circostante.
L’importanza della loro inclusione sociale a tutti i livelli risulta fondamentale per consentire uno sviluppo il più possibile armonioso di rapporti interpersonali, in grado di limitare qualsiasi disagio.
Riguardo al problema delle interazioni tra i disabili e il loro entourage (famigliari, coetanei, personale sanitario ed educatori), è molto importante creare un ambiente favorevole al loro benessere psicofisico, promuovendo la massima autonomia a livello di tutti i settori.
L’inclusione sociale come obiettivo primario
Esiste una vasta gamma di dinamiche psicologiche in grado di incidere sulle vicende esistenziali dei disabili, che in alcuni casi possono portare alla nascita di sentimenti ostili nei confronti dell’ambiente esterno.
Per evitare tale situazione è consigliabile aiutare i portatori di handicap ad accettare realisticamente la loro condizione che non deve essere vissuta come una condanna o una colpa, ma al contrario come uno status condivisibile con altri.
Modellando in questa maniera i rapporti interpersonali con i disabili, si può ottenere una limitazione dei rischi di non comunicazione e di rifiuto relazionale.
L’inclusione sociale prevede quindi l’inserimento dei disabili all’interno del contesto sociale indipendentemente dalle loro limitazioni, e il suo scopo principale è quello di eliminare ogni forma di discriminazione, favorendo una completa partecipazione da parte dei portatori di handicap.
Secondo questa concezione, non sono gli individui disabili a doversi adattare al contesto, ma al contrario è il contesto a dover essere modificato per accogliere adeguatamente le persone diversamente abili.
Il concetto di inclusione precorre quindi quello di integrazione e di normalizzazione, che rappresentano i mezzi più idonei per supportare concretamente la condizione di inabilità.
Esiste poi una normativa (decreto legge 151 del 14 settembre 2015) che ha lo scopo di regolamentare l’inserimento lavorativo dei disabili per garantire loro una qualità di vita sempre migliore.