La storia della chirurgia plastica: una pratica dalle origini antiche

La storia della chirurgia plastica: una pratica dalle origini antiche

La chirurgia plastica anche se si è perfezionata negli ultimi cinquant’anni in realtà i primi interventi di chirurgia risalgono a migliaia di anni fa. Secondo il papiro di Edwin Smith, datata intorno al 3.000 avanti cristo, conteneva la descrizione del primo intervento rudimentale di chirurgia al fine di risolvere i danni di un trauma facciale.

Un autore indù nel 400 avanti cristo, invece, descriveva nella sua enciclopedia, come aveva provveduto alla ricostruzione dell’orecchio, attraverso un prelievo di pelle dalla guancia. Questi sono solo alcuni esempi di come la storia della chirurgia estetica in realtà non sia legata alla società moderna, ma che questa sia stata idealizzata già in tempi antichi.

Storia della chirurgia estetica e i secoli bui

Nonostante in questi secoli antichi, specialmente in India e in oriente, ci fossero già diversi trattati su come intervenire chirurgicamente sulla bellezza dell’uomo e sulla cura di labbra, orecchie e nasi, d’un tratto si tornò indietro e tutte quelle nozioni vennero dimenticate. Durante il medio Evo, si fece un salto all’indietro nella medicina estetica, oltre che in altre pratiche e conoscenze scientifiche. Inoltre nel tredicesimo secolo Papa Innocenzo III proibì ogni intervento chirurgico, considerando disonorevole la manualità degli interventi chirurgici.

La chirurgia plastica ricostruttiva venne reintrodotta in Europa solo tra il nono e il dodicesimo secolo, grazie agli arabi che avevano conquistato la Spagna e la Sicilia. Gli arabi avevano appreso queste tecniche nel 711 d.C. quando era stata invasa la valle dell’Indo. Infatti, il primo testo di chirurgia illustrato è proprio patrimonio della letteratura turco-islamica e questo venne creato da Serafeddin Sabuncuo?lu. Questo descrisse nel libro diverse tecniche della chirurgia maxillo-facciale, tant’è che la sua tecnica di asportazione delle ghiandole, anticipò le moderne tecniche di mammoplastica riduttiva.

Quando nasce la chirurgia plastica moderna?

La chirurgia plastica moderna, nacque nel 1818 quando il chirurgo tedesco Carl Von Graefe pubblicò il Rhinoplastik, un libro che citava circa 55 operazioni di rinoplastica, inoltre prevedeva anche degli interventi di blefaroplastica e di palatoplastica. Lui pose le basi, ma i suoi successori resero le tecniche più tollerabili, in quanto introdussero l’impiego dell’anestesia e di altre tecniche moderne. Nonostante nel 1800 s’iniziarono a intravedere i primi dettami della chirurgia plastica moderna, sicuramente questa prese maggior valore tra il 1920 e il 1940, quando questa disciplina entro nel sistema universitario. Il primo corso universitario di chirurgia plastica fu organizzato alla Johns Hopkins nel 1924, negli Stati Uniti.

Interventi di aumento del seno e la liposuzione

I primi interventi dedicati all’aumento del seno si videro già nel 1899 quando si tentò con diversi componenti dannosi come la paraffina, gli oli vegetali e la c’era d’api di aumentare il volume del seno. Peccato che tutti questi componenti erano altamente dannosi per le pazienti. Intorno agli anni ’60 si provò a impiegare le protesi impiantabili di avorio e vetro ma questi rendevano il seno poco naturale. Infine, solo nel 1963 s’iniziarono a effettuare gli impianti simili a quelli moderni a base di silicone.

La liposuzione invece è più recente, la tecnica di aspirazione del grasso venne inventata da un Italiano Arpad Fisher e modificata dal dermatologo Klein che permise di effettuare l’intervento asportando un volume maggiore di grasso e una perdita minore di sangue. Queste sono le basi che ogni medico chirurgo che opera in questo settore conosce bene, oggi naturalmente ci si affida sempre più anche a tecniche più avanzate e meno pericolose. L’importante è scegliere di affidarsi sempre a professionisti del settore, come il chirurgo estetico Erminio Mastroluca (www.erminiomastroluca.it).