Gli imballaggi in polpa di cellulosa: una nuova frontiera dell’ecologia

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Gli imballaggi in polpa di cellulosa sono diventati una nuova frontiera delle tecniche di imballaggio industriale in quanto non solo sono efficienti ma anche ecologiche.

Cosa sono gli imballaggi in polpa di cellulosa

La polpa di cellulosa è un composto di origine vegetale e, in particolare, viene fatta con gli scarti di produzione della canna da zucchero e del bambù o, in generale, da fibre vegetali e anche della carta riciclata. È, inoltre, biodegradabile e anche compostabile al 100%.
Molte aziende all’avanguardia, come la Eredi Caimi, si sono specializzate nella produzione di imballaggi in polpa di cellulosa, una soluzione ecosostenibile e rispettosa delle generazioni future.
La tecnologia sfrutta la polpa di cellulosa al fine di realizzare un involucro di imballaggio impermeabile, resistente e idoneo alla protezione di prodotti, come gli alimenti, da urti o in generale da altre azioni esterne che potrebbero danneggiarli.

L’utilizzo della polpa di cellulosa

La polpa di cellulosa viene utilizzata, soprattutto recentemente, per la produzione di imballaggi. Infatti, gli imballaggi in polpa di cellulosa hanno una consistenza molto resistente e allo stesso tempo flessibile e facilmente adattabile per ogni tipologia di merce. La soluzione della polpa di cellulosa si presenta molto efficiente sotto molteplici aspetti.
In primo luogo, questo imballaggio è leggero e maneggiabile senza sforzi e, quindi, efficiente. In secondo luogo, a livello tecnico questo tipo di imballaggio occupa meno spazio e conserva una maggiore rigidità e resistenza agli urti. In terzo luogo, poiché i materiali con i quali viene prodotto (ossia la carta riciclata, il bambù oppure la canna da zucchero) sono molto economici, il prezzo dell’imballaggio in polpa di cellulosa è altrettanto conveniente. In quarto luogo, si tratta di un materiale resistente sia alle alte, sia alle basse temperature (un’ottima qualità per lo scopo a cui è destinato). Infine, questo materiale è riutilizzabile molte altre volte e, potenzialmente, potrebbe essere oggetto di trasformazioni attraverso una nuova lavorazione che gli conferisca un aspetto nuovo.

L’impatto ambientale della polpa di cellulosa

La polpa di cellulosa, utilizzata negli imballaggi, sicuramente ha prodotto effetti benefici avendo un impatto ambientale molto ridotto.
Questo materiale, infatti, è compostabile e biodegrabile, ovvero si trasforma in humus o compost in tempi ristretti.
Inoltre, la possibilità di utilizzare la carta riciclata ovvero di materiali come il bambù, uno scarto di produzione, per creare una tecnologia utile che consente di risparmiare l’abbattimento di nuovi alberi e intere foreste non deve essere affatto sottovalutato. L’industria di produzione di imballaggi in polpa di cellulosa ha avuto senz’altro un’impronta positiva a livello ecologico.
Infatti, secondo l’EPCI (ovvero Environmentale Paper Company Index), creata dal WWF per monitorare i progressi ovvero l’andamento dell’industria della carta, ha riscontrato una grande crescita della c.d. economia verde legata alla produzione della polpa di cellulosa. Il WWF ha previsto che il consumo e la produzione della carta attraverso l’abbattimento degli alberi potrebbe diminuire in misura molto significativa grazie a soluzioni tecnologiche come la creazione di questa tecnica di imballaggio.