Coronavirus: rischi per la pelle da mascherine e gel disinfettanti

“Rossori, spacchi ragadiformi, riacutizzazioni di dermatiti e comparsa di vescicole sono solo alcune delle reazioni provocate dal contatto protratto con i DPI (dispositivi protezione come mascherine e guanti) e oltre a essere in frontiera devono pagare lo scotto anche di doversi proteggere. Semplici e facili raccomandazioni per aiutare gli angeli sanitari ma anche tutti coloro che sono esposti a questa irritazione (banconisti dei supermercati, poste, uffici aperti al pubblico) per turni massacranti.” 

Commenta la prof.ssa Gabriella Fabbrocini, direttore di Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi ‘Federico II’ di Napoli –

“Prediligere detergenti oleosi che possano comunque mantenere integro il film idrolipidico. Applicare una crema idratante a base di ceramidi, allantoina e ora a bassa concentrazione ogni volta che si lavano le mani e le superfici cutanee.

Per quanto riguarda la vaselina è un prodotto un po’ obsoleto ma nella sua forma vegetale potrebbe essere utile anche se esistono prodotti dermocosmetici a base di sostanze altamente idratanti con potere lipofilo che riescono ad espletare l’azione idratante in maniera ottimale. Applicare crema con potere barriera sotto le mascherine e balsami labbra perché sia il contatto protratto con la cute e l’aria secca che si realizza all’interno della mascherina rischia di creare screpolature. Non abbandonare le terapie topiche per patologie dermatologiche perché patologie come la psoriasi, le dermatiti da contatto, l’eczema disidrosico potrebbero aggravarsi con l’esposizione a sostanze irritanti. 

La clinica dermatologica da me diretta dell’Università di Napoli è già partita con i teleconsulti gratuiti che è possibile effettuare il lunedì e giovedì dalle ore 10 alle ore 12 via Skype (account DERMAFED) e ha realizzato un protocollo con i medici di medicina generale e i pediatri di base per trasferimento di immagini dubbie inviando una mail a dermocovid@gmail.com in maniera tale da essere affianco alle categorie più a rischio. Inoltre abbiamo aperto un invito a tutte le ditte dermocosmetiche a donare campionatura a base di prodotti idratanti lenitivi e restituita per poterli, poi a nostra volta donare, agli operatori sanitari che ne facciano richiesta. In caso che le irritazioni si fossero già realizzate una crema a base di cortisone di media potenza può essere particolarmente indicata per 4-5 giorni accompagnati dalle misure definite sopra e in caso di vescicole e liquido in cui si possa pensare ad una sovrainfezione è bene ergere con iovipidone e applicare un presidio topico antibiotico a bassa resistenza come l’acido fusidico meglio se coniugato con un cortisonico. Evitare,  se si è allergici, di utilizzare dpi colorati soprattutto di colore blu che talvolta possono riacutizzare allergie a coloranti.” Conclude la prof.ssa Gabriella Fabbrocini, direttore di Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi ‘Federico II’ di Napoli.

La professoressa Gabriella Fabbrocini (Uni Napoli), dermatologia Federico II, apre ai videoconsulti gratuiti via Skype il lunedì e il giovedì dalle 10 alle 12