Come si formano i diamanti: i segreti di un processo naturale tutto da scoprire

I diamanti si formano attraverso un processo naturale che coinvolge temperature e pressioni estreme. Questi splendidi minerali sono costituiti da carbonio puro, disposto in una struttura cristallina cubica a facce centrate, nota come struttura diamantifera.

Il ruolo della temperatura e della pressione

La formazione dei diamanti avviene a profondità comprese tra i 140 e i 190 km all'interno del mantello terrestre, dove la temperatura varia da 900 a 1300 gradi Celsius e la pressione è di circa 45-60 kilobar. In queste condizioni, il carbonio si trasforma in diamante, seguendo la legge di Le Chatelier, che afferma che quando un sistema in equilibrio viene sottoposto a una variazione di temperatura o pressione, esso si modifica in modo da contrastare tale variazione.

Le caratteristiche della struttura cristallina del diamante

La struttura cristallina del diamante è una delle più semplici tra i minerali. Ogni atomo di carbonio è legato ad altri 4 atomi di carbonio, formando una struttura tetraedrica. Questa struttura conferisce al diamante le sue eccezionali proprietà fisiche, come la durezza e l'alta conducibilità termica.

Il viaggio dei diamanti verso la superficie terrestre

I diamanti vengono portati in superficie attraverso eruzioni vulcaniche di un tipo particolare di magma, noto come kimberlite. Questo magma ha origine nel mantello terrestre e risale verso la superficie a velocità elevate, trasportando con sé i diamanti.

Il ruolo della kimberlite

La kimberlite svolge un ruolo cruciale nella formazione dei giacimenti diamantiferi. Questo magma è infatti in grado di trasportare i diamanti dalla profondità del mantello terrestre fino alla superficie, senza alterarne la struttura cristallina.

La struttura del mantello terrestre e la formazione dei diamanti

Il mantello terrestre è lo strato intermedio della Terra, situato tra la crosta e il nucleo. È costituito principalmente da rocce silicate ricche di magnesio e ferro e si estende da circa 35 km di profondità fino a 2.900 km.

La formazione dei diamanti è strettamente legata alla struttura e alla composizione del mantello terrestre. In particolare, i diamanti si formano all'interno della litosfera mantellica, la parte più superficiale del mantello, che è caratterizzata da temperature e pressioni sufficientemente elevate da permettere la trasformazione del carbonio in diamante.

Il processo di cristallizzazione dei diamanti

Il processo di cristallizzazione del diamante avviene attraverso una serie di reazioni chimiche e fisiche che coinvolgono il carbonio e altri elementi presenti nel mantello terrestre. In condizioni di alta temperatura e pressione, il carbonio si trasforma in diamante attraverso un processo noto come cristallizzazione diretta.

Questo processo avviene in due fasi. Nella prima fase, il carbonio si trasforma in una forma metastabile nota come grafite esagonale. Nella seconda fase, la grafite esagonale si trasforma in diamante attraverso una reazione di trasformazione di fase.

Il ruolo della tettonica a placche nella nascita dei giacimenti di diamanti

La tettonica a placche gioca un ruolo importante nella formazione dei giacimenti diamantiferi. Le placche tettoniche, infatti, possono trasportare i diamanti dalla profondità del mantello terrestre fino alla superficie, attraverso processi di subduzione e di risalita del magma.

In particolare, i giacimenti diamantiferi si formano spesso in corrispondenza di cratoni, antiche e stabili porzioni di crosta continentale che si estendono fino al mantello terrestre. I cratoni sono caratterizzati da una litosfera mantellica spessa e fredda, che favorisce la formazione e la conservazione dei diamanti.

Il significato delle inclusioni nei diamanti

Gli inclusi nei diamanti sono piccole particelle di minerali o altri materiali intrappolati all'interno del diamante durante la sua formazione. Questi inclusi possono fornire informazioni preziose sulle condizioni di temperatura e pressione in cui si è formato il diamante.

Le inclusioni rappresentano anche uno dei fattori principali considerati nella valutazione della qualità e, di conseguenza, anche del valore di queste pietre preziose. I diamanti certificati da enti come GIA, IGI e HRD sono accompagnati da attestati che ne descrivono tutte le specifiche tecniche, riportando anche informazioni circa il luogo di estrazione e le lavorazione subite.

Gli affascinanti diamanti di origine meteoritica

Alcuni diamanti hanno un'origine meteoritica. Questi diamanti, noti come diamanti nanometrici, si formano nelle condizioni estreme generate dall'impatto di un meteorite con la superficie terrestre.

I diamanti sintetici

Oltre ai diamanti naturali, esistono anche i diamanti sintetici, prodotti in laboratorio attraverso processi che replicano le condizioni di temperatura e pressione del mantello terrestre. Questi diamanti hanno le stesse proprietà fisiche e chimiche dei diamanti naturali, sebbene la relativa semplicità di produzione ne vada per forza di cose a ridurre il valore.

I diamanti colorati

I diamanti di colore sono varietà di diamante caratterizzate da una colorazione dovuta alla presenza di impurità o difetti strutturali.

Ad esempio, i diamanti gialli contengono tracce di azoto, mentre i diamanti blu contengono tracce di boro. I diamanti rosa e rossi, invece, devono il loro colore a difetti strutturali che alterano l'assorbimento della luce.

Le moderne applicazioni dei diamanti

I diamanti hanno numerose applicazioni in diversi settori, grazie alle loro eccezionali proprietà fisiche.

Nell'industria, ad esempio, i diamanti vengono utilizzati come abrasivi e utensili da taglio, grazie alla loro elevata durezza. In elettronica, invece, i diamanti sono sfruttati come semiconduttori, in virtù della loro elevata conducibilità termica e alla loro bassa conducibilità elettrica.

I diamanti sono poi utilizzati in campo medico per la realizzazione di strumenti chirurgici di precisione, e in campo scientifico per la realizzazione di strumenti di misura ad alta precisione.

Come avviene oggi la ricerca dei giacimenti diamantiferi

La ricerca dei diamanti è un'attività complessa e costosa, che richiede l'utilizzo di tecnologie avanzate e l'intervento di esperti geologi e mineralogisti. La ricerca dei diamanti si basa sull'analisi delle rocce e dei minerali presenti nel sottosuolo, e sull'utilizzo di tecniche geofisiche per l'individuazione dei giacimenti diamantiferi.

La ricerca dei diamanti è anche finalizzata allo studio delle condizioni di temperatura e pressione in cui si sono formati i diamanti, e allo studio delle caratteristiche chimiche e fisiche dei diamanti stessi, al fine di comprenderne l'origine e l'evoluzione.

Concludendo

La formazione dei diamanti è un processo naturale affascinante, che coinvolge condizioni di temperatura e pressione estreme. Grazie alle loro eccezionali proprietà fisiche, i diamanti sono utilizzati in numerosi settori, dall'industria alla gioielleria, e continuano a suscitare l'interesse di ricercatori e scienziati di tutto il mondo.

 

Riferimenti

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