Come si curano gli attacchi di panico

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Le crisi di ansia e gli attacchi di panico sono fenomeni più diffusi di quel che si creda tra la popolazione: si tratta di episodi caratterizzati da una paura intensa e improvvisa, oppure da una veloce escalation di un'ansia che è già presente di consueto. Il problema merita di essere affrontato con l'aiuto di un professionista – per esempio, una psicoterapeuta Roma – anche perché è potenzialmente in grado di compromettere la qualità della vita della persona che ne soffre. In linea di massima, si sconsiglia di procedere a una cura degli attacchi di panico per via farmacologica, soprattutto se si tratta del solo trattamento previsto. Nel caso in cui si voglia provare questa strada, comunque, sono due le classi di farmaci principali a cui si può fare riferimento, e cioè gli antidepressivi e le benzodiazepine, non di rado usate anche in contemporanea.

Consultando il sito www.psicoterapeutaroma-valeriapalano.it si può entrare in contatto con una psicoterapeuta Roma per verificare la necessità di intraprendere un percorso di cura. Secondo gli esperti, per la cura degli attacchi di panico la prescrizione di benzodiazepine può avere un effetto temporaneo, ma raramente risolutivo e comunque difficilmente definitivo. Il clonazepam, l'etizolam, l'alprazolam e il lorazepam sono le molecole più usate da questo punto di vista, ma è sempre bene ricordare che in caso di agorafobia farmaci di questo tipo possono dare una notevole dipendenza e, di conseguenza, peggiorare il disturbo già in essere.

Appare evidente, dunque, il bisogno di ricorrere a una psicoterapia cognitivo comportamentale, sia essa abbinata alla somministrazione di farmaci o utilizzata come solo rimedio. Questa è la forma di psicoterapia ritenuta più efficace dalla ricerca scientifica, anche perché si fa apprezzare per la durata limitata: i risultati, insomma, si vedono in tempi tutto sommato ridotti. In effetti questa soluzione è una psicoterapia breve contraddistinta da una cadenza che, nella maggior parte dei casi, è settimanale.

Il punto di forza della terapia cognitivo comportamentale nel trattamento dei disturbi di ansia e degli attacchi di panico, accompagnati o meno dall'agorafobia, è che il paziente ha un ruolo importante e attivo, impegnandosi in prima persona nella soluzione del problema. Ciò non toglie, ovviamente, la necessità del ruolo del terapeuta, il quale però si concentra in modo particolare sull'apprendimento delle modalità di comportamento e di pensiero che risultano più funzionali per la cura. L'obiettivo finale è quello di rompere e interrompere il disturbo e i suoi circoli viziosi.

Insomma, la scelta più raccomandabile per chi soffre di agorafobia e panico è la terapia cognitivo comportamentale: una soluzione che, quasi sempre, permette di evitare di fare affidamento sui farmaci, che – come si sa – possono avere controindicazioni di vario genere sulla salute del paziente e, soprattutto, hanno un costo non indifferente. Per evitare di perdere il controllo e di vedere la propria esistenza sconvolta per colpa degli attacchi di panico, intervenire subito è la sola azione possibile.