Integratori erboristici, naturali e fitoterapia hanno vissuto per un lungo periodo in una sorta di nicchia, riservata alle poche persone che preferivano scegliere rimedi naturali rispetto alla medicina tradizionale. Fino agli anni 2000 ha dominato in Italia, come in molti altri Paesi, la convinzione che solo ciò che è chimico e prodotto in laboratorio possa avere degli effetti concreti sull’organismo umano. Da diversi anni però c’è stata una netta inversione di tendenza che ha portato a riscoprire tutto ciò che è di origine naturale, dando così una nuova vita al settore erboristico e della fitosofia.
Iniziamo quindi a vedere cosa sono i rimedi erboristici e naturali, la cd “medicina alternativa” in generale. Per prima cosa, si tratta di piante, o parti di piante, che se estratte e lavorate secondo determinati criteri, aiutano a combattere patologie, a prevenire malattie e a migliorare lo stato generale dell’organismo. In buona sostanza, parliamo della stessa tipologia di effetti che la medicina tradizionale offre. La fitoterapia infatti è una branca della farmacologia: mentre nella seconda si studia l’effetto di determinate sostanze create in laboratorio, con la fitoterapia si approfondiscono virtù e controindicazioni della miriade di sostanze che troviamo in natura.
È chiaro che, anche se parliamo della stessa tipologia di effetti, diverso ne è il raggio di azione e l’intensità. Basti pensare a una delle problematiche più diffuse ad oggi, come quella dell’ansia. Finché il problema si pone in termini lievi, la natura mette a disposizione erbe come la valeriana, che per molti anni è stata l’unico rimedio disponibile. Oggi abbiamo una serie infinita di ansiolitici idonei a curare stati di ansia che presentano sintomi più gravi, e che vanno necessariamente prescritti da un medico. I rimedi naturali invece non hanno bisogno di prescrizione medica.
Indicazioni e limiti di fitoterapia e fitosofia
Il grande vantaggio dei rimedi erboristici e naturali consiste nel fatto che possono essere utilizzati come “rimedi fai da te”. Non richiedendo una prescrizione medica, possiamo provare diverse specie di cure naturali senza dover ogni volta chiedere la ricetta al nostro medico, e senza avere quelle controindicazioni tipiche dei farmaci. È sempre importante però verificare sia le indicazioni che le controindicazioni di ogni rimedio, prima di assumerlo. Anche se in maniera leggera infatti, alcune piante possono interferire con l’assunzione di medicinali ad esempio, o provocare delle reazioni allergiche, anche se questo accade molto raramente. In caso di dubbi, è sempre meglio chiedere al proprio erborista di fiducia.
Il tipo di patologia o fastidio che il rimedio naturale è in grado curare, o quantomeno alleviare, non deve essere passeggero, nel senso che proprio per la loro origine e il loro modo di trattare un disturbo, richiedono tempo prima che i benefici inizino a farsi sentire. Un disturbo che viene curato spesso con i rimedi naturali è la depressione. Mentre gli psicofarmaci possono avere un effetto immediato sulla persona non appena vengono assunti, le cure naturali richiedono più tempo, dal momento che fanno leva su un processo sinergico all’interno del corpo, molto meno invasivo rispetto a quello prodotto dai farmaci.
Un altro aspetto importante da cui dipende l’efficacia minore o maggiore di un rimedio naturale è quello della loro qualità. Alcune persone notano che le cure erboristiche non hanno alcun effetto su di loro, non pensando che – come in ogni altro aspetto della vita quotidiana – la qualità è importante. Alcuni tipi di piante sono più ricche di proprietà rispetto ad altre, o vengono coltivate in maniera più accurata per evitare ad esempio contaminazioni con prodotti chimici o, ancora, hanno un’origine pregiata. Tutte caratteristiche che riversano i loro effetti una volta che vengono assunte dall’organismo.