La conservazione degli alimenti: regole e accorgimenti per preservare la qualità dei cibi

Gli alimenti che portiamo quotidianamente in tavola, hanno bisogno di alcune piccole attenzioni non solo per mantenere le proprie qualità nutrizionali e la loro freschezza, ma anche per non deperire velocemente e, magari, risultare nocivi per la nostra salute. Conoscere bene le regole e mettere in pratica gli accorgimenti volti ad una corretta conservazione, ci permette di non correre rischi.

 

Come conservare gli alimenti in frigo

La prima e più grande raccomandazione ha a che fare con le etichette: imparate a leggere quella di ogni singolo alimento o ingrediente che portate a casa. Sarà molto più facile conservarlo nel rispetto delle sue qualità.

Passiamo, poi, alla temperatura: quella ideale da mantenere in frigo è di 4-5 °C. Questa è quella che regolarmente dovrebbe essere mantenuta nella parte centrale perché, come ben sappiamo, in quelle più basse è inferiore di qualche grado, ma non nei cassetti. Qui, come anche nel ripiano superiore, si aggira sugli 8.

Il pesce e la carne devono essere conservati a circa 2 gradi. Se per la carne vale qualche giorno di conservazione in frigo, il pesce, più delicato, andrebbe consumato in giornata, o al massimo il giorno dopo l’acquisto.

Nella parte centrale del frigo vanno posti, invece, gli affettati ed i formaggi, le uova e le pietanze già cotte. Tali alimenti, difatti si conservano in maniera ideale tra i 5 e i 10 °C. La frutta e la verdura va notoriamente conservata negli appositi cassetti. Le bevande come le birre, i succhi di frutta ed il latte, invece, negli appositi vassoi posti sulla porta.

Gli accorgimenti per conservare bene gli alimenti in frigo

Iniziamo con il pesce. Prima di essere posto in frigo, andrebbe dapprima perfettamente pulito. Avvolgetelo completamente con della pellicola trasparente per alimenti: ciò evita la formazione di cattivi odori.

Così come il pesce, anche la carne va conservata rigorosamente in frigo: i tempi di conservazione consigliati sono di 48 ore per pollo e tacchino e 24 per la carne macinata.

Anche la frutta e la verdura che deve essere riposta in frigo va prima lavata ed asciugata: ciò al fine di eliminare le eventuali tracce di terra o muffe che andrebbero a contaminare il contenuto del frigo.

Quali cibi non mettere in frigo

Ci sono alcuni alimenti che non necessitano o, per loro natura, non devono essere messi in frigo in quanto andrebbero a perdere parte dei loro principi nutritivi. Tra i vegetali ci sono i pomodori, le patate, l’avocado e le banane, ma anche le cipolle e l’aglio.

Neanche il pane va conservato in frigo, così come il caffè, l’olio ed il miele, che si cristallizzerebbe. A differenza di quanto dicano le nonne, il caffè va conservato in un luogo fresco e al buio per non perdere il suo caratteristico aroma.

L’avocado, invece, specie se acerbo, non va tenuto in frigo in quanto non maturerebbe perdendo, tra l’altro, anche il suo sapore. Il modo corretto di conservarlo, è all’interno di un sacchetto di carta accanto a delle mele. Ancora, le cipolle vanno tenute in un luogo fresco ed asciutto. In frigo diventerebbero umide e finirebbero per ammuffirsi.

Gli agrumi, ad eccezione del limone, non vanno tenuti in frigo ma, anch’essi, in un luogo fresco e asciutto. In caso contrario diventerebbero amari al palato.

 

Come conservare correttamente i surgelati

Alzi la mano chi non ne abbia una piccola scorta in freezer. Nonostante siano da preferire quelli freschi, i cibi surgelati sono una manna dal cielo quando si ha poco tempo per cucinare. Sulla confezione di ogni singolo prodotto sono riportate le indicazioni per poterlo conservare correttamente.

Una volta scongelato, un prodotto surgelato non deve essere mai ricongelato. In freezer si possono congelare anche i cibi cucinati opportunamente racchiusi nei classici sacchetti da freezer ben sigillati.