MONITORAGGIO DEI BOSCHI URBANI DEL PROGETTO EMONFUR LIFE

In quattordici aree di saggio della Lombardia il lavoro di ricercatori, tecnici ed esperti per un progetto pilota da esportare in Europa. Le piante monitorate, tutte numerate con apposizione sul fusto di un dischetto in plastica, rientrano in un’area di raggio di 13m, contrassegnata con il posizionamento di un picchetto di legno colorato al centro. Il monitoraggio delle fitopatologie delle foreste urbane e periurbane permette un approfondimento delle conoscenze sulle tipologie e caratteristiche degli agenti patogeni, consente di disporre di inventari dei danni presenti e porta vantaggi economici dovuti ad una precoce individuazione delle malattie.

 

LA NATURA IN CITTA’: LA ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO DEI BOSCHI URBANI DEL PROGETTO EMONFUR LIFE.

 

Un ceck-up sullo stato di salute delle foreste urbane è il punto di partenza per salvaguardare e valorizzare i boschi urbani, i grandi polmoni verdi naturali nati, per lo più, a seguito di importanti progetti di riforestazione che negli ultimi trent’anni hanno trasformato le aree degradate delle nostre città.

E’ su questo che, oltre ad altre importanti attività, si stanno concentrando il lavori di EMoNFUr Life+ 10 Env/It/399, progetto promosso dalla Regione Lombardia che si inserisce nella politica ambientale europea di salvaguardia delle foreste e della biodiversità.

Per la prima volta a livello europeo si sta portando avanti un minuzioso lavoro di monitoraggio ad ampio spettro delle foreste urbane e periurbane (UPF). Il team di EMOnFUr, con alcune università italiane, sta effettuando indagini su fauna, flora, biodiversità, stato dei terreni, condizioni di salute della  vegetazione e dati climatici in cinque diverse foreste urbane della Lombardia, oltre che due in Slovenia.

Sarà condotto anche un monitoraggio sociale: tramite interviste ai fruitori dei boschi urbani si verificherà il livello di gradimento e le reali esigenze dei cittadini. L’attività di monitoraggio, iniziata nel mese di luglio 2012 e che terminerà ad aprile 2014, è condotta in 14 aree di saggio di 1.600 mq ciascuna con osservazioni visive, analisi di laboratorio, apposita strumentazione di rilievo, sonde, centraline meteo.

L’obiettivo di EMoNFUr è quella di creare le premesse per una rete di monitoraggio europea delle foreste urbane e periurbane, per conoscere, salvaguardare, ma anche pianificare e gestire al meglio queste importanti infrastrutture verdi urbane che, oltre a rendere le città più gradevoli, garantiscono benefici sociali, ricreativi e ambientali di indubbio valore. Il progetto EMOnFUr definirà, infatti, delle metodologie standard di lavoro, analisi, raccolta dati e protocolli che potranno essere utilizzate anche nel resto d’Italia e d’Europa.Il progetto EMOnFUr Life è stato presentato a Milano all’EFUF European Forum Urban Forestry, 16° convegno europeo sulla forestazione urbana che si è tenuto dal 7 all’11 maggio scorso, e verrà illustrato al congresso europeo IALE 2013 “Changing European Landscapes: Landscape ecology, local to global” che si terrà a Manchester dal 9 all’11 settembre 2013.

E’ possibile seguire i lavori in corso di EMoNFUr, scaricare materiale e approfondire gli argomenti sul sito www.emonfur.eu

PROGETTO EMONFUR LIFE+ 10 Env/It/399:

 ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO DELLE FORESTE URBANE

 

MONITORAGGIO DEGLI ALBERI e MONITORAGGIO DELLE FITOPATOLOGIE

Le piante monitorate, tutte numerate con apposizione sul fusto di un dischetto in plastica, rientrano in un’area di raggio di 13m, contrassegnata con il posizionamento di un picchetto di legno colorato al centro. Vengono rilevati parametri dendometrici analizzando il diametro degli alberi a petto d’uomo, l’altezza totale, la larghezza della chioma misurata proiettando i bordi della chioma a terra, la profondità della chioma, la lunghezza cioè lungo l’asse principale dalla punta dell’albero alla base della chioma. Si raccolgono inoltre dati sull’età degli alberi, sulla defogliazione e sulla clorosi. Per verificare la presenza di patogeni endofiti o primari sono stati prelevati e analizzati dei campioni di tessuto. Su legno morto i rilevamenti riguardano la tipologia, il diametro, l’altezza o la lunghezza se atterrato, la posizione della base del fusto e la sua inclinazione rispetto al nord, la percentuale di presenza della corteccia, la stima visiva della durezza.

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Il monitoraggio delle fitopatologie delle foreste urbane e periurbane permette un approfondimento delle conoscenze sulle tipologie e caratteristiche degli agenti patogeni, consente di disporre di inventari dei danni presenti e porta vantaggi economici dovuti ad una precoce individuazione delle malattie. In ogni area di saggio, gli alberi selezionati sono ispezionati ad intervalli di tempo regolari per conoscere la percentuali di defogliazione e decolorazione delle loro chiome, la mortalità e altri parametri relativi alle condizioni della chioma. L’analisi avviene visivamente attraverso il controllo del deperimento del ramo, la penetrazione della luce del sole nella chioma, la sua posizione verticale, la quantità di chioma esposta alla luce e il rapporto di chioma viva. Il degrado della chioma stessa viene valutata attraverso la quantificazione della mortalità dei rami. Quando necessario, si provvede ad un monitoraggio intensivo con lo scopo di determinare l’estensione, la gravità e le cause dei cambiamenti indesiderati della salute della foresta, così da poter stabilire l’entità del problema e suggerire possibili strategie di controllo. Alle ispezioni visive si affianca il lavoro di laboratorio per la definizione puntuale, attraverso analisi specifiche, di agenti patogeni. Infine un monitoraggio della componente microbica nascosta nei boschi urbani e peri-urbani permette di analizzare gli organismi fitopatogeni, per lo più funghi endofiti, cioè quei microrganismi che vivono in rapporto esclusivo con l’ospite vegetale.

MONITORAGGIO DEL SUOLO

 Le analisi del suolo avvengono all’interno di un area quadrata di lato 40 m. Per lo studio profilo pedologico del terreno si realizzano buche pedologiche di circa 1 x 2 m. e profonde 1,5-2 m. Le osservazioni visive avvengono invece su 15 punti pseudo casuali (uno ogni quadrato di 10×10 m.). Le attività di descrizione, campionamento e analisi permettono una diagnosi del suolo,  una valutazione delle sue proprietà e delle sue modificazioni a seguito degli interventi di forestazione urbana. Attraverso la raccolta e l’analisi di campioni e l’osservazioni con sonde pedologiche si raccolgono dati sulla componente biologica del suolo, si valutano le forme di humus e l’accumulo di sostanze organiche, viene determinata la densità apparente e l’indice biologico di qualità del suolo. Sui campioni vengono effettuate analisi fisiche e chimiche di laboratorio per analizzarne la tessitura, reazione, complesso di scambio, carbonati, fosforo, microelementi.

MONITORAGGIO DEI VALORI CLIMATICI

Grazie a stazioni meteo installate su alberi o strutture apposite all’interno del Parco Nord di  Milano, nella Foresta Carpaneta e nella Riserva Naturale di Bosco Fontana di Mantova vengono monitorati dati sulla temperatura dell’aria e umidità relativa sopra, sotto la chioma e ad un’altezza di 2 m, sulle precipitazioni, sole e vento per definire la relazione tra il clima, il tasso di accrescimento e la composizione specifica, l’influenza sulla diffusione e l’incidenza delle malattie, il miglioramento del microclima e il conseguente benessere per i visitatori. Si rileva, inoltre, la temperatura e l’umidità del suolo ad una profondità di 5 e 30 cm. I dati raccolti  in tempo reale sono consultabili sul sito www.emonfur.eu cliccando sull’icona “weather station”.

MONITORAGGIO BIODIVERSITÀ

L’individuazione di un efficace sistema di monitoraggio permette di raccogliere dati importanti per conoscere lo stato di salute degli ecosistemi nelle foreste urbane e periurbane. Tali dati e le analisi che da essi si possono condurre, rappresentano un punto di partenza imprescindibile per assumere decisioni e intraprendere azioni efficaci volte a fermare la perdita di biodiversità e quindi a preservare la salute degli ecosistemi stessi.

Monitoraggio della flora e della vegetazione

Per quanto riguarda valutazioni sulla biodiversità sono stati adottati protocolli standard di monitoraggio utilizzati nella letteratura scientifica per uccelli, lepidotteri e carabidi. Gli uccelli saranno monitorati due volte all’anno con punti di ascolto, per una durata degli ascolti di 10 minuti ciascuno. Dai rilievi effettuati fino ad oggi si sono individuate 22 differenti specie di uccelli. Per l’analisi dei lepidotteri, che rappresentano un vasto ordine di insetti cui appartengono nel mondo più di 157.000 specie note come farfalle e falene,  sono state definite stazioni da 50 m. di diametro centrate presso il centro delle aree individuate nell’ambito del progetto.  Ciascuna stazione è stata percorsa per un tempo di sette minuti ed è stato registrato il numero esatto di esemplari delle diverse specie osservati. I rilievi presso le aree di saggio ad oggi hanno classificato 17 specie differenti. E’ stato utilizzato come materiale di supporto un retino entomologico, binocolo 8×42, lente di ingrandimento (contafili) 10x e 15x, contenitori trasparenti, buste entomologiche, guida da campo, scheda predisposta per raccolta dati. I carabidi  sono una famiglia di coleotteri diffusa in tutto il mondo con oltre 40.000 specie,  1.300 delle quali sono distribuite in Italia. Il metodo di monitoraggio di EMoNFUr si avvale di trappole a caduta con etilene glicolico. Per ciascun’area e stata posta una fila di 5 trappole a 10 m. l’una dall’altra. Durante un periodo di campionamento le trappole sono lasciate in loco per 7 giorni. I dati rilevati sulla presenza e abbondanza delle specie saranno correlati con quelli vegetazionali e relativi alla struttura della foresta. Per il monitoraggio di flora e vegetazione è stata predisposta una metodologia di analisi adattata da protocolli esistenti. Il rilevamento delle condizioni della vegetazione in termini di biodiversità viene condotto su più livelli, al fine di riuscire ad analizzare diversi aspetti, con differenti gradi di dettaglio. I rilievi fitosociologici vengono elaborati attraverso analisi statistica multivariata (cluster analysis).

 

Per approfondimenti: www.emonfur.eu

Il progetto “EMoNFUr – Establishing a Moitoring Network to assess lowland Forest and Urban plantation status in Lombardy Region and Slovenian” (LIFE+ 10 ENV/IT/399) nasce dalla volontà di ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste, del Parco Nord Milano, di Regione Lombardia, dell’Istituto Forestale Sloveno e del Ministero Sloveno per l’Agricoltura e le Foreste. L’iniziativa si avvale della collaborazione dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca, dell’ Università degli Studi di Firenze, dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e del contributo di un comitato scientifico internazionale.