In un territorio come quello italiano devastato negli anni da diversi fenomeni sismici in tutte le aree del paese, ci sono ancora molte realtà con numerosi cantieri aperti, dove è ancora in atto la riqualificazione post terremoto.
Per attuare questo tipo di interventi è quasi sempre fondamentale la disponibilità degli aiuti erogati dalle regioni colpite dal sisma. Le attività coperte dai finanziamenti riguardano il ripristino, la riparazione e il potenziamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Nelle fase ormai lontana dall’emergenza in cui il primo obiettivo è la messa in sicurezza degli edifici, si passa a sondare la situazione dei centri storici non solo dal punto di vista strutturale, ma anche per la gestione del recupero attento del patrimonio storico e paesaggistico.
Ecco che i questi frangenti è necessario “passare a setaccio” ogni muro, sia perimetrale che interno, senza parlare delle fondamenta che in certi casi devono essere rinforzate per garantire una stabilità sicura all’edificio; queste operazioni ovviamente devono essere fatte da aziende specializzate nel settore. Se prendiamo ad esempio un terreno appena scosso dal sisma, e abbiamo la necessità di mettere in sicurezza edifici che si trovano fra vari ingombri come detriti importanti o pezzi di altri edifici a terra, il consolidamento delle fondamenta deve essere fatto da aziende come la kappazeta che è in grado di agire anche lasciando i propri mezzi a 100 metri dal luogo d’azione, ed effettuando micro fori da 2,5 cm, quindi per nulla invasivi.
I vari comuni interessati incentivano, anche con agevolazioni fiscali e finanziarie la riparazione di danni generali e l’esecuzione di finiture interne connesse, cercando rafforzare le strutture con materiali fibrorinforzati. Ad oggi gli interventi effettuati per il miglioramento antisismico degli edifici sono molti e in alcuni casi è stato necessario anche dare corso a vere e proprie azioni di demolizione e ricostruzione.
Un esempio virtuoso per gli interventi è quello del comune di Modena, che ha stabilito maggiore flessibilità alla rinascita dei centri storici e urbani colpiti dal sisma, con la possibilità per gli immobili privati di essere venduti e messi a disposizione con canoni agevolati. Vista la natura del nostro territorio, particolarmente esposta a sismi, effettuare interventi strutturali e ristrutturare utilizzando i nuovi materiali e le nuove tecnologie è la soluzione più indicata per prevenire questo tipo di situazioni.