Bolletta luce, il peso degli incentivi all’eolico continua a scendere

Secondo l’ANEV, il peso degli incentivi all’eolico in bolletta elettrica continuerà a scendere nei prossimi anni. L’Associazione Nazionale Energia del Vento ha commentato i recenti dati riportati dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) nello studio “Lo sviluppo dell’eolico in Italia: incentivi e risultati”.

L’Associazione di settore ha spiegato che continueranno a diminuire il peso degli incentivi all’eolico di 2 miliardi di euro nei prossimi anni, ovvero gli oneri nella componente A3 della bolletta elettrica.

Anche il GSE ha confermato che gli incentivi all’eolico caleranno in maniera notevole nel breve periodo, e lo faranno anche di fronte all’avvio di nuovi impianti con le aste 2015/2020. Secondo i dati del gestore per il mese di gennaio, l’energia eolica incide per circa 1,52 miliardi di euro sul totale (5,77 mld) e gran parte del costo ricade sui Certificati verdi (1,38 miliardi); quest’ultimo valore è destinato a scendere già a partire da quest’anno, quando è prevista la fine del periodo di incentivazione.

Nello specifico, quest’anno usciranno 7 impianti per una potenza totale di 87 MW, nel periodo 2016 – 2020 145 impianti per un totale di 1.934 MW e infine nel periodo 2023 – 2028, 448 impianti per una potenza pari a 5.975 MW.

Secondo il gestore il maggior numero di iniziative riguarda impianti di piccola taglia, che hanno una minore influenza in materia di potenza e costo, sottolineando inoltre che una parte importante della potenza (circa 1 GW) e del costo indicativo (83,4 milioni di euro) è in graduatoria ma non ancora in funzionamento.

I dati resi noti dal GSE – ha spiegato l’ANEV – mettono inoltre in luce il fatto che per l’eolico la richiesta di partecipazione alle procedure d’asta è stata di molto più elevata rispetto alla effettiva disponibilità (eccetto che per il primo bando) e che una percentuale molto bassa di impianti sono entrati in esercizio rispetto agli aventi diritto (meno del 50% nel primo bando) per via dei termini molto estesi”.

“Emerge un chiaro squilibrio – denuncia l’Associazione – tra la volontà degli investitori di voler sviluppare l’eolico in Italia e lo scarso impegno delle Istituzioni a voler favorire tale crescita rendendo disponibili adeguati contingenti di potenza”.

Ricordiamo che, a livello residenziale, con le offerte energia verde (come queste) è possibile avere una fornitura di energia rinnovabile presso la propria abitazione, senza dover installare nuovi impianto né effettuare modifiche al contatore.

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