Lederfolin compresse, ecco cosa cura e come si assume

Il Lederfolin è considerato un antidoto alle dosi eccessive di antagonisti dell’acido folico, sostanza molto importante soprattutto durante il primo trimestre della gravidanza, e per combattere gli effetti collaterali indotti da aminopterina e da metotressato. Inoltre, si utilizza in caso di carenza di folati, causati magari da una dieta povera, e in alcune particolari forme di anemia. Non è un medicinale da banco, serve la prescrizione medica ed è utilizzabile solo in ambiente ospedaliero.

È importante sapere che non deve essere somministrato, per esempio, per il trattamento dell’anemia perniciosa o di altre anemie megaloblastiche quando la vitamina B12 è carente, se non in associazione alla medesima. Le compresse si assumono ovviamente per via orale, ma esiste anche Lederfolin in granulato, in polvere per soluzione endovenosa e in soluzione iniettabile. Quali sono le dosi consigliate?

Se la prescrizione è per la terapia delle anemie da carenza di folati, la dose giornaliera dovrebbe essere di 7,5 /mg/die) e si dovrà continuare la cura per 10-15 giorni. In caso di risposta favorevole la dose potrà essere dimezzata continuando fino a normalizzazione del quadro ematologico e dalla scomparsa dei segni clinici.

Se invece, la prescrizione è per patologie particolari, i medici di solito preferiscono le iniezioni. In questo caso la dose è di 5 mg al dì, per circa 2 settimane, per poi dimezzarla se il paziente dà risposte positive. Il farmaco può provocare dei effetti indesiderati, come febbre, orticaria, ipotensione arteriosa, tachicardia, broncospasmo, shock anafilattico. È meglio fare molta attenzione, contattare il medico e sospendere la terapia.