I livelli di inquinamento globali stanno raggiungendo quote talmente alte che qualche agenzia di viaggi ha addirittura pensato di offrire ai propri turisti la stipula di una polizza ad hoc contro lo smog! Potrebbe sembrarvi del tutto assurdo, ma è tutto vero. Accade in Cina e potrebbe anche solo essere l’inizio di una nuova frontiera delle polizze assicurative sulla salute.
In realtà anche in Italia molte città superano svariate volte durante l’anno la soglia di inquinamento imposta dalla legge, ma per fortuna siamo ancora molto lontani dall’immaginare polizze che tutelano la salute dall’inquinamento. Quello che invece è già presente in Italia è la possibilità di stipulare polizze comodamente online, dalla polizza vita in siti come questo sito web, alla polizza auto, la polizza viaggio e molto altro.
Tornando all’argomento principale, la notizia arriva direttamente dal portale AGi China 24, costola de Il Sole 24 Ore dedicato interamente alla Cina. L’inserimento di una polizza facoltativa nel contratto di viaggio di un’agenzia di viaggi on line cinese ha da subito scatenato un tam tam mediatico senza precendenti. In realtà , questa possibilità non è molto interessante per un comune turista europeo, in quando costa 1,5 euro e prevede un rimborso massimo di 7 euro (convertiti dalla valuta locale), ma ha sicuramente generato un caso senza precedenti nella storia.
Da tempo infatti, nelle maggiori città turistiche cinesi sono stati installati grossi pannelli fotografici, che mostrano ai visitatori interessati come sarebbero apparsi i più importanti edifici senza la cappa di nebbia che oramai ricopre buona parte dello Stato. Un esempio significativo è dato da città famose come Pechino e Shangai, nelle quali sono stati installati nelle piazze più importanti maxi-schermi che mostrano il cielo azzurro, altrimenti non visibile se si guarda verso l’alto.
Questa trovata ha tuttavia ispirato la concorrenza: Ping An Insurance, la più famosa tra le compagnie assicurative locali, ha ideato una vera e propria polizza ad hoc per la salute, stipulabile dai residenti di 6 tra le più grandi ed inquinate metropoli cinesi. Il costo è copreso tra i 78 e i 150 yuan (dai 9 ai 17 euro) ed è rivolta ad una fascia di persone compresa tra i 10 e i 50 anni. Stipulando questa assicurazione, si possono ottenere richieste per vari controlli specifici ai polmoni quando il livello sarà al di sopra dei limiti di legge, e se si verrà ricoverati per complicanze respiratorie dovute all’alto tasso di inquinamento si verrà indennizzati con un risarcimento minimo di 100 yuan (11 euro) al giorno. Inoltre, nel caso in cui i limiti rimanessero sopra la norma per 5 o più giorni di fila, si verrà risarciti con una somma che può arrivare fino a 300 yuan.
Tutto questo nasce anche dal fatto che le maggiori associazioni ambientaliste hanno lanciato l’allarme, dopo che per anni sono state analizzate le conseguenze dell’inquinamento: per Greenpeace, ad esempio, solo nel 2011 in Cina sono morte più di 260.000 persone a causa dello smog persistente. Per non parlare poi dello spaventoso incremento che stanno avendo malattie causate da cattive condizioni di vita, come il tumore: negli ultimi 10 anni, a Pechino i casi accertati sono aumentati del 55%, e il cancro ai polmoni ha raggiunto il primo posto come causa di morte negli uomini, il secondo nelle donne, poco dopo il tumore alla ghiandola mammaria.
Certamente queste notizie non ci possono lasciare indifferenti, anche considerando che l’attuale Governo cinese ha mostrato più volte l’incapacità nel risolvere una questione che sta iniziando a creare un malcontento popolare assai diffuso. Potrebbe essere l’idea di creare una polizza assicurativa dedicata considerata come un palliativo per calmare le acque in vista di una soluzione più radicale? Ne va della salute globale, non solo quella dell’intero popolo cinese.