Isola del Giglio: un paradiso ancora da scoprire

Il più grande parco marino di tutta Europa sorge in Italia, a largo delle coste toscane di Grosseto: si tratta del "Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano", di cui fa parte anche la bella Isola del Giglio. Il suo è un territorio prevalentemente collinare che ha nel Poggio della Pagana la sua cima più alta, mentre le coste sono essenzialmente rocciose e frastagliate, con alcune calette spesso raggiungibili solo vai mare.

L'isola del Giglio è la meta perfetta per coloro che amano i luoghi selvaggi e incontaminati, dove trascorrere giornate tra escursioni, birdwatching e immersioni negli spettacolari fondali celati dalle cristalline acque che bagnano l'isola.

L'Isola del Giglio si può raggiungere in traghetto da Porto Santo Stefano, al Monte Argentario: per visionare offerte e acquistare online i biglietti, è possibile consultare il sito Traghettigiglio.it.

Dalle spiagge a Giglio Castello

Uno dei modi più emozionanti per scoprire le spiagge più belle dell'Isola del Giglio è salire a bordo di un taxi boat o di una barca e circumnavigarla: si ha così la possibilità di scoprire ad esempio la Spiaggia delle Caldane con la sua dorata sabbia granitica e la vicina Spiaggia delle Cannelle il cui aspetto caraibico la rende uno degli arenili più belli dell'isola.

La spiaggia dell'Arenella è perfetta per gli appassionati del diving mentre quella scenografica di Campese si fa apprezzare per la sua sabbia rossastra e per il faraglione che emerge dalle acque raggiungendo i 20 mt di altezza. La spiaggia di Campese, baciata dal sole praticamente sino al tardo pomeriggio, è sovrastata dalla Torre Medicea, voluta appunto da Cosimo I de'Medici nel XVI secolo.

Molto particolare è poi l'intima Cala dell'Allume, circondata da rocce con tanto di venature di allumite e di ferro solforato: la spiaggia si può raggiungere sia via mare che percorrendo sentieri ottimamente segnalati.
Addentrandosi nel cuore dell'isola, si incontra Giglio Castello, borgo sito a circa 450 mt di altezza considerato uno dei più belli d'Italia: è rimasto infatti intatto il suo aspetto medioevale, con vicoli acciottolati, archi, scalinate e una cinta muraria punteggiata da ben 10 torri, che custodisce la Rocca Aldobrandesca. Questo castello, originario del X secolo e citato anche nella "Divina Commedia" di Dante, era in passato di proprietà dell'Abbazia Tre Fontane, ma furono gli Aldobrandeschi ad ampliarla.

Giglio Porto e i fari dell'isola

La prima cosa che si vede arrivando sull'Isola del Giglio è il porticciolo di origine romana, ampliato poi nella seconda metà del '700. A sovrastare i porticciolo e il lungomare, dove sorgono tanti caratteristici ristorantini dove degustare la cucina del luogo, c'è la Torre del Saraceno, in memoria dei continui attacchi dei pirati saraceni sull'isola, tra tra il XV e il XVI secolo: ai piedi di questa fortificazione sono visibili i resti di un'antica domus romana, risalente al I-II d.C., e i muretti di quella che doveva essere una cetaria dove venivano allevate le murene. 

Da vedere poi a Giglio Porto la cinquecentesca Torre del Lazzaretto, anch'essa voluta da Cosimo I de'Medici e usata anche per la quarantena dei malati e il "Museo di Mineralogia e della Geologia", importante per conoscere le attività estrattive sull'isola e il suo aspetto mineralogico.
Non si può infine lasciare l'Isola del Giglio senza aver scoperto i suoi fari, a partire da quello di Capel Rosso, ripreso anche da Sorrentino nel film "La grande bellezza": risale al 1883, si trova sulla costa meridionale e si caratterizza per la torre bianca che svetta su una struttura a bande rosse e bianche.

Da vedere poi il Faro del Fernaio, sito nell'estremo nord dell'isola come l'Antico Faro, risalente al 1865 e poi abbandonato per via della sua posizione, senza però perdere il suo intramontabile fascino.