Eliminare gli sprechi: la manutenzione delle batterie ricaricabili

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Tra le principali cause della prematura sostituzione delle batterie al piombo vi è una scorretta manutenzione e un utilizzo poco attento della stessa.

Purtroppo si tratta di batterie altamente inquinanti (il piombo è un metallo pesante altamente tossico) e non facili da smaltire. Per questo motivo abbattere gli sprechi è una delle priorità più impellenti.

Gli accorgimenti per mantenere in salute una batteria al piombo sono pochi e semplici e variano da modello a modello.

Batterie AGM: a cosa prestare attenzione

Le batterie AGM (Absorbed Glass Mat) sono batterie al piombo ricaricabili ossia batterie che impiegano un tessuto di fibra di vetro impregnato di elettrolita come separatore delle piastre. In questo modo in caso di rottura non si avrà anche una perdita di liquidi, particolarmente pericolosa sia per chi vi entra in contatto sia per l’ambiente.

Batterie, dunque, che resistono bene agli urti ma che richiedono un’attenta manutenzione specifica: non devono mai scaricarsi più del 60% e ogni 3-6 mesi devono essere caricate completamente. In questo modo si eviterà il decadimento dell’elettrolita e la solfatazione delle piastre.

 Batterie al gel: a cosa prestare attenzione

Diversamente dalle batterie AGM, le batterie a gel presentano l’elettrolita in forma gelatinosa. In questo modo gli elettroni possono fluire più liberamente tra le piastre, andando a rendere la batteria al gel decisamente più performante rispetto alla AGM.

Le batterie al gel, inoltre, hanno una velocità di scarica più lenta e un’ottima capacità di cicli profondi.

Questo tipo di batterie necessita di una procedura di carica ben precisa altrimenti se ne potrebbe causare il guasto permanente. In particolar modo deve esserne tassativamente rispettato il voltaggio e ogni processo di carica necessita di essere portato completamente a termine.

Batterie al piombo: accortezze generali

In generale, a prescindere dai due tipi speciali analizzati in precedenza, le accortezze per il corretto mantenimento delle batterie al piombo comprendono:

  • Non interrompere mai la carica della batteria a meno che non sia arrivata al 100%. Le cariche parziali sono estremamente dannose;
  • Non lasciare mai che la batteria si scarichi completamente. Come si è visto per le AGM, ogni batteria ha un suo livello di carica minima prima di dover essere ricaricata che non è mai dello 0%;
  • Le batterie non hanno necessità alcuna di ricalibrazione, per cui meglio sempre non metterci le mani se non per pulizie e ricariche;
  • Attenzione alla temperatura: le batterie al piombo ricaricabili sono suscettibili alle temperature estreme e presentano diverse modalità di carica in base ai diversi tipi di clima. Solitamente il manuale di istruzione del caricabatteria indica il tipo di carica necessario per ogni evenienza termica;
  • Eseguire un controllo periodico costante, solitamente ogni semestre, per verificare lo stato della batteria;
  • Pulire periodicamente i terminali della batteria con un panno, rimuovendo gli accumuli di sporcizia in modo da favorire il corretto passaggio della corrente;

Oltre a questo, nella misura in cui la corrente elettrica viene generata da reazioni chimiche al suo interno, non è inusuale che una batteria al piombo si riscaldi quando è sottoposta a ricarica o a esercizio intenso.

La cosa importante è che non superi mai limiti ben predefiniti in quanto potrebbe o danneggiarsi permanentemente o, in rari casi, prendere fuoco.

Ricorda sempre che si tratta di un apparecchio che al suo interno contiene una soluzione di acido solforico e due elettrodi di piombo: il contatto diretto è assolutamente sconsigliato. I fumi di acido solforico, infatti, sono estremamente tossici e la soluzione contenuta nella batteria è sufficientemente concentrata da provocare ustioni anche gravi.

In caso in cui si dovesse entrare in contatto con la soluzione elettrolitica, è necessario recarsi immediatamente in ospedale.