La giovane studentessa Lina-Marie Kรถppen ha progettato e realizzato una collezione di oggetti dalle forme non convenzionali e dalle funzioni ancora piรน misteriose. Lโobiettivo della sua tesi di laurea alla Design Academy di Eindhoven รจ stato quello di studiare in che modo sia possibileย mettere in discussione il rapporto di percezione del soggetto con lโoggetto, essendo la sua funzione viziata dalle rigide coordinate della convenzione con cui sin da bambini siamo abituati a leggere la realtร fisica degli oggetti che ci circondano.ย
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Si tratta di oggetti quotidiani imperfetti, allโapparenza senza senso, che si fatica a categorizzare come appartenenti a una determinata funzione. Una famiglia di oggetti ognuno dei quali รจ la reinterpretazione di un archetipo di arredo, ma con una vocazione dโuso non assegnatagli dal progettista bensรฌ dallo stesso utente al momento della fruizione.
La โscopa dai capelli lunghiโ spazza il pavimento come qualsiasi altra scopa, ma la lunghezza delle setole spinge il fruitore a compiere dei movimenti nuovi, oscillatori (alcuni hanno dichiarato che sembrava loro di ballare). ย

Mentre una comune scatola dovrebbe presentare 4 piani laterali e due orizzontali, la โscatola con un braccio soloโ presenta solo le pareti laterali: puรฒ trasportare un oggetto trascinandolo sul pavimento grazie alla spazzole sottostanti.
Anche in questo Skinny box รจ possibile porre oggetti da trasportare nonostante la conformazione insolita data dalla mancanza di pareti che li trattengano.ย
Il Many Legs Round puรฒ trasportare facilmente molto peso grazie alle molteplici spazzole che scivolano sul pavimento.
La โlampada con un braccio soloโ si distingue dalla lampade comuni per la sua mancata leggerezza e praticitร . Essa presenta un meccanismo di funzionamento diverso dal solito: la luce rimane spenta quando essa รจ appoggiata al supporto e si accende quando si solleva.
La tesi da cui partire per comprendere il senso della sperimentazione della studentessa berlinese รจ che รจ sbagliato sentirci inadeguati rispetto alle cose ma sono le stesse cose che debbono contenere delle disfunzioni, che sta a noi individuare e โfare nostreโ. Con questa sperimentazione, lo studio diventa un esercizio di riattivazione della memoria, di reinvenzione di significati in rapporto agli oggetti, esercizio che il nostro inconscio, o la nostra memoria, ha completamente e pigramente abbandonato, sommerso comโ รจ dai significati che gli altri, per noi, da secoli, hanno attributo alle cose. Invece con le sue creazioni, a metร strada tra il reale e il surreale, tra lโutile e il superfluo, Lina-Marie Kรถppen sfida gli standard della societร globale persuadendo gli utenti ad un uso sperimentale dei suoi pseudo-oggetti. Il suo motto รจ โlearning to unlearnโ (imparare disimparando), ossia diventare piรน consapevoli e disinibiti nellโutilizzo degli oggetti domestici e nella stessa societร .ย
Architettura ed Ecosostenibilitร : Bioarchitettura per la riduzione dei consumi energetici.


