La pet therapy come supporto per le malattie

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Quando si parla di pet therapy si intende una terapia dell’animale da affezione che viene utilizzata come supporto ad altre cure o trattamenti tradizionali. Tale terapia sfrutta i benefici e i vantaggi sia in campo medico che in quello psicologico che porterebbe la vicinanza degli animali domestici. Secondo alcuni studi condotti negli anni passati infatti sembrerebbe che gli animali domestici siano di grande aiuto per la cura ed il trattamento di alcune patologie.

Pet therapy: chi ne beneficia e come funziona

La pet therapy sfrutta la relazione particolare che si instaura tra uomo e animale: quest’ultimo infatti si dona completamente alla persona con cui ha a che fare, non ha pregiudizi e non giudica. Inoltre è in grado di aumentare la socializzazione e l’autostima, stimolando il sorriso. Il soggetto interessato può essere chiunque: si va dai bambini, agli anziani, a coloro che soffrono di particolari patologie (ad esempio l’autismo, ritardi psichiatrici, disabilità). La relazione che si instaura tra l’uomo e l’animale è molto particolare e crea le basi per lo sviluppo emotivo dell’essere umano, sia a livello comportamentale che comunicativo.

Quali sono i risultati ottenuti dalla pet therapy

A prescindere dal problema che il soggetto può avere, la pet therapy è riuscita a raggiungere dei risultati davvero sorprendenti come ad esempio il miglioramento dell’attenzione e una maggiore capacità di controllare il proprio corpo. Chi ha a che fare con tale terapia ha manifestato con il tempo una maggiore propensione ad aprirsi verso il mondo esterno, una visione più ottimistica della realtà e un incremento per le relazioni sociali. Oltre a ciò è stato dimostrato che i benefici della pet therapy possono essere sfruttati anche da pazienti cardiopatici e ipertesi: accarezzando un animale infatti sembrerebbe aumentare la percezione della propria dimensione corporale e diminuire invece la pressione arteriosa, controllando anche la frequenza cardiaca. Tutto ciò è dovuto naturalmente al fatto che gli animali domestici sono per natura in grado di oltrepassare quella barriera emotiva che alcuni individui pongono tra loro e il mondo esterno. Gli animali infatti, a differenza degli uomini, manifestano le emozioni in maniera più immediata. Un esempio può essere il caso di un paziente autistico: chi soffre di questa sindrome di solito ha molte difficoltà nelle relazioni sociali ma grazie agli animali tali problematiche vengono visibilmente abbattute.

Quali sono gli animali adatti per questa terapia

La pet theraphy (chiamata anche zooterapia) coinvolge naturalmente solo gli animali da compagnia che possono essere cani, gatti, conigli, tartarughe ma anche asini, cavalli e delfini. Prima di procedere con tale terapia però ogni animale deve avere una certificazione sanitaria e deve essere valutato da un veterinario esperto affinché il suo comportamento e le sue abitudini siano in linea con lo scopo della terapia. Va ricordato inoltre che la pet therapy non sostituisce una cura o un trattamento specifico ma fa da supporto per una maggiore riuscita (ovviamente ogni terapia cambia da soggetto a soggetto). Nei bambini essa può servire ad aumentare i processi di crescita e di apprendimento, dal momento che il bambino impara a prendersi cura di qualcuno. Quando invece si comincia a crescere, nel caso dei pre-adolescenti e degli adolescenti, la pet therapy può aiutare il ragazzo a riflettere su concetti importanti come la reciprocità, la fiducia e il rispetto dell’altro. Nelle persone con disabilità motoria può essere utile per ritrovare slancio ed entusiasmo per affrontare le sfide di ogni giorno, sperimentando un’interazione semplice e spontanea attraverso il rapporto con il proprio animale.