Concimi organo-minerali: informazioni utili per conoscerli meglio

Le concimazioni di fondo per le coltivazioni erbacee richiedono che vengano somministrati potassio e fosforo con una frazione di azoto minima. Il fosforo si contraddistingue per una mobilità nel terreno molto ridotta: questo è il motivo per il quale conviene distribuirlo per poi interrarlo a non meno di 15 centimetri di profondità. Un discorso simile si può fare per il potassio, che pure in confronto al fosforo è più mobile e più solubile. Se si agisce con queste modalità, le piante avranno la possibilità di assorbire gli elementi nutritivi nel momento in cui i semi germoglieranno.

 

La disponibilità dei nutrienti

È bene tener presente, d’altro canto, che la disponibilità di questi nutrienti non si mantiene costante nel corso del tempo, perché una frazione è destinata a essere immobilizzata: è quel che succede al fosforo, per esempio, che reagisce con ioni alluminio, calcio o ferro. Il calcio, il magnesio e il potassio, invece, restano intrappolati dalle argille. Di conseguenza, è molto importante sincronizzare, lungo l’intero ciclo vegetativo, i fabbisogni della coltura e il rilascio degli elementi nutritivi.

 

La sostanza organica nel suolo

Un prezioso alleato da questo punto di vista può essere individuato nella sostanza organica che si trova nel suolo. Il rilascio degli elementi nutritivi, lento e graduale, è frutto dei vari processi di mineralizzazione compiuti dai microrganismi proprio a carico della sostanza organica. Che cosa c’entrano i concimi organo-minerali? Per la flora microbica del suolo, un substrato eccellente è rappresentato dal carbonio organico contenuto in tali concimi e dalle molecole organiche complesse quali le proteine di origine animale, le proteine di origine vegetale, la torba, gli acidi fulvici e gli acidi umici. Il loro utilizzo, in sostanza, contribuisce a supportare la proliferazione della flora microbica e favorisce l’apporto al suolo di matrice organica.

 

Come rendere la coltura più vigorosa

Nel novero dei concimi organo-minerali che possono essere utilizzati per accrescere la vigoria delle colture c’è di sicuro Vigor Green, un prodotto che stimola le piante a crescere nel corso della fioritura e nelle altre fasi fenologiche principali, come l’ingrossamento del frutto. Natura Vigor contiene componenti che promuovono la ripresa vegetativa in seguito a situazioni di stress, ma non solo: esse migliorano la qualità delle colture e le loro caratteristiche organolettiche, oltre a supportare la capacità delle piante di difesa naturale. Se usato nel trattamento delle sementi, il prodotto promuove l’emergenza delle plantule e incentiva i processi di germinazione.

 

Le reazioni con le matrici organiche

In relazione ai concimi organo-minerali è opportuno essere consapevoli anche delle reazioni che si creano tra la componente minerale e le matrici organiche. Si tratta di reazioni che innescano la comparsa di strutture complesse per mezzo delle quali gli elementi vengono rilasciati in modo più graduale rispetto a quel che accade con i fertilizzanti minerali semplici. Inoltre, si caratterizzano per una quantità di elementi nutritivi subito disponibili e pronti per essere usati.

 

Come si usano i concimi organo-minerali

Per quanto concerne il corretto utilizzo di questi fertilizzanti, va ricordato che è la conformazione fisica del prodotto a influenzare le modalità di distribuzione a cui ci si deve attenere. I classici spandiconcime disponibili in commercio assicurano una distribuzione più che discreta; tuttavia i prodotti pellettati devono essere distribuiti con granulatori abbinati alle seminatrici. Quasi sempre tali sistemi sono realizzati per la distribuzione di concimi granulari con una granulometri che oscilla tra i 2 e i 5 millimetri. Nelle concimazioni di fondo è consigliabile non esagerare con formulati che hanno titoli di azoto molto alti, specialmente nell’ipotesi in cui l’azoto organico contenuto nella frazione organica sia presente in quantità modeste.