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COLTIVARE I SEMI E' LEGALE… VEDIAMO COME!
In Italia si possono comprare i semi di marijuana, è possibile trovarli negli shop online che offrono un'ampia scelta di semi femminizzati. Possono essere acquistati a scopo collezionistico oppure è possibile piantarli, a patto che possa essere dimostrato che la coltivazione viene effettuata a scopi prettamente personali. Grazie alla sentenza del 10 Dicembre 2019 della Corte di Cassazione è possibile autoprodurre cannabis per uso personale, quindi è concessa la coltivazione casalinga di un numero minimo di piante. In commercio ci sono una vastissima quantità di semi di marijuana differenti tra cui scegliere e chi è alle prime armi può trovare delle difficoltà nel decidere qual è il seme più adatto alle sue esigenze.
COLTIVARE A CASA CONVIENE
Chi decide di coltivare la sua piantina di marijuana a casa, nei parametri imposti dalla legge, può beneficiare delle caratteristiche della cannabis che viene coltivata direttamente dal seme. Infatti le piante che crescono dai semi di canapa hanno un apparato radicale potente che offre tutto ciò di cui la pianta ha bisogno per crescere. Essendo che le piante crescono direttamente da un seme, e non per esempio da una talea di una pianta madre, non ereditano la vulnerabilità verso certe malattie, funghi o parassiti. I semi infatti non sono mai stati esposti a malattie o agenti esterni negativi per la crescita e lo sviluppo di una pianta.
Nella coltivazione domestica è il coltivatore stesso a controllare che la crescita della sua piantina avvenga senza problemi o agenti esterni che potrebbero danneggiarla. Inoltre ha ovviamente l'assoluto controllo sui prodotti che vengono utilizzati, così raccoglierà il frutto del suo lavoro con la certezza di non aver utilizzato troppi pesticidi dannosi o di non aver dovuto combattere contro i parassiti. Questo significa che il prodotto finale della sua piantina sarà di ottima qualità.
Un altro vantaggio spesso sottovalutato ma importante è la soddisfazione che si riceve nel coltivare la propria piantina di marijuana: si sperimenta un rapporto con la pianta e può diventare un passatempo piacevole. Inoltre in questo modo il risultato finale probabilmente sarà ancora più apprezzato.
Per coltivare i propri semi di marijuana ovviamente è necessario informarsi su come farlo, come per tutte le altre piante. A ogni coltivazione si diventerà sempre più esperti e abili, ogni piantina sarà probabilmente migliore della precedente e insegnerà qualcosa su come farla crescere al meglio. Con il tempo è possibile avere l'esperienza per creare piantine sempre più belle, sane e forti. Inoltre con il tempo e l'esperienza il coltivatore potrà dedicarsi alla produzione di nuovi semi: grazie all'utilizzo di piante maschio e femmina, e alla conoscenza del ciclo vitale della cannabis, sarà possibile procedere con la realizzazione di nuovi semi di marijuana e produrre piantine che rispecchiano i propri gusti e le proprie preferenze al 100%.
UN SEME PER CIASCUNO
In commercio esistono una vasta gamma di semi di marijuana tra cui scegliere, ma come trovare quelli più in linea con le proprie necessità? Bisogna tenere presenti fattori quali la quantità di spazio disponibile indoor oppure outdoor, la scelta tra coltivazione idroponica o in terriccio, il clima, il fotoperiodo, i risultati che si vogliono ottenere in termini di sapore, aroma, effetti ricercati. Sono tantissimi fattori che combinati insieme guidano alla scelta del giusto seme per ogni esigenza.
E' quindi importante avere una certa consapevolezza degli spazi che si hanno a disposizione per la coltivazione della pianta e cosa si vuole ottenere da essa. Bisogna scegliere se la coltivazione sarà all'interno o all'esterno e di che tipo sarà, anche basandosi su quanto si vuole spendere. Inoltre non bisogna sottovalutare il sapore preferito che si vuole ottenere: fruttato, floreale, pungente, speziato. E se lo scopo della coltivazione è per conciliare il sonno, rilassarsi, placare l'ansia, aumentare la socialità. Ci sono quindi studi e ricerche da fare, ma alla fine si avrà la soddisfazione di avere la propria piantina coltivata a casa. In Italia dal 2019 sempre più persone si dedicano a questa attività, nella completà legalità: anzi, talvolta lo fanno per avere la propria piantina di marijuana senza andare a foraggiare la criminalità.
Prima di procedere alla scelta del seme bisogna quindi avere ben chiaro il risultato che si vuole ottenere, il livello nella propria esperienza come coltivatori, le condizioni ambientali che si possono offrire alla pianta. Quando questi elementi sono chiari si può procedere alla scelta del tipo di seme e della tipologia della pianta che è adatta alle proprie esigenze.
TRA QUALI SEMI SCEGLIERE?
I negozi che si occupano della vendita dei semi offrono sempre una scheda con le caratteristiche più significative per guidare i clienti all'aquisto del seme giusto per loro. Ovviamente solitamente vengono allegati anche i consigli per coltivare nella maniera più efficiente possibile.
I semi in commercio solitamente si dividono tra semi regolari, femminilizzati, autofiorenti e fast flowering.
I primi sono i più diffusi e contengono all'interno della confezione una parte di semi maschili e una parte di semi femminili: quindi scegliendo questi si avrà la possibilità di coltivare piante maschio o femmina. Le confezioni di semi femminilizzati offrono una percentuale quasi del 100% di semi di piante femminili. Utilizzare questa tipologia di semi è utile quando si ha poco spazio a disposizione o quando non si può dedicare molto tempo alla coltivazione, per poter procedere alla fecondazione tra pianta maschio e femmina. I semi autofiorenti invece sono molto particolari in quanto riducono a poche settimane la fioritura, permettendo di ottenere piantine di qualità in un periodo molto breve. Infine i semi fast flowering sono semi autofiorenti che offrono tempi ristrettissimi di fioritura.