Agricoltura biologica: i benefici per l’ambiente e per la salute

Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di un nuovo modo di fare agricoltura, una tendenza che si è sviluppata seguendo un movimento che spinge fortemente verso il bio.

L’agricoltura biologica è un tipo di coltivazione che all’interno del suo disciplinare prevede l’impiego esclusivo di sostanze naturali, cioè già esistenti in natura, mediante l’adozione di pratiche eco-sostenibili e rispettose per l’ambiente, senza far ricorso a pesticidi, fertilizzanti chimici e OGM che sono nocivi per la salute dei consumatori.

Scegliere di acquistare prodotti biologici significa quindi proteggere l’ambiente per le generazioni future, ma anche limitare l’esposizione a sostanze tossiche per l’organismo, aumentando l’apporto di nutrienti e riducendo così il rischio di incorrere in malattie croniche e letali.

Aziende come Biogard, che offrono soluzioni per il controllo biologico, rappresentano un supporto fondamentale per tutti quei produttori e coltivatori che desiderano abbracciare un modo di pensare più sensibile al benessere dell’ambiente e dell’uomo.

L’impatto ambientale dell’agricoltura biologica

L’agricoltura biologica lavora in armonia con la natura, proteggendo la qualità dell’acqua e riducendo al minimo l’inquinamento del suolo e dell’aria. Inoltre, utilizzando meno energia e producendo meno emissioni di gas serra, contribuisce fortemente alla lotta contro il cambiamento climatico.

Questo tipo di produzione pone un freno allo sfruttamento delle risorse naturali ricorrendo all’uso di tecniche sostenibili – tra cui la rotazione delle colture, il compostaggio, l’uso di concimi naturali e l’utilizzo di specie di insetti benefici per l’eliminazione dei parassiti – che prevengono l’erosione e il degrado del suolo e mantengono in stato ottimale la salute degli ecosistemi agricoli.

L’altro caposaldo dell’agricoltura biologica è la conservazione della biodiversità: le aziende agricole che utilizzano un approccio di questo tipo coltivano una varietà di piante più ampia e conservano intatti gli habitat naturali della fauna selvatica, promuovendo un ambiente più sano e un sistema agricolo più resistente agli shock climatici, ai parassiti e alle malattie.

Benefici per la salute degli alimenti biologici

Uno dei motivi per cui oggi un numero sempre più crescente di persone sceglie di acquistare il bio è l’effetto benefico sulla salute.

Pesticidi e fertilizzanti chimici, infatti, possono lasciare negli alimenti residui che, nel medio e lungo termine, si rivelano tossici per l’essere umano, in particolar modo per i bambini e le donne incinte che sono più esposti agli effetti negativi di queste sostanze.

L’attenzione dell’agricoltura biologica per la salute del suolo e della biodiversità fa sì che i prodotti siano più ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti, rafforzando il nostro sistema immunitario e rendendoci più resistenti alle malattie.

Una dieta a base di alimenti biologici, che contengono meno grassi saturi e più acidi grassi Omega-3, aiuta inoltre a ridurre il rischio di malattie cardiache, diabete, obesità e a prevenire problemi neurologici, problemi riproduttivi e malattie come il cancro.

Chi controlla e garantisce le certificazioni biologiche?

La certificazione e il controllo dei prodotti biologici sono gestiti da organismi autorizzati a livello nazionale e internazionale.

In Italia il Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) accredita enti come l’ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) e il CCPB (Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici) per verificare che i prodotti rispettino le normative sull’agricoltura biologica.

Questi enti conducono ispezioni regolari, analisi di laboratorio e audit delle aziende agricole e dei trasformatori per garantire la conformità agli standard di riferimento.

Guida alla scelta di prodotti biologici

Il consumo di prodotti biologici non si limita a frutta e verdura, ma comprende molte altre categorie tra cui latticini, carne, uova, farine, marmellate e vini. Come riconoscerli tra i tanti presenti sul mercato?

Partiamo dicendo che per essere considerato biologico un prodotto deve soddisfare i requisiti della legislazione europea, nello specifico:

– nessun uso di pesticidi, fertilizzanti, diserbanti e OGM;

– per i prodotti trasformati, almeno il 95% degli ingredienti deve provenire da agricoltura biologica;

– rispetto del benessere degli animali (trasporto, condizioni di riproduzione e macellazione).

Se per frutta e verdura l’elemento da tenere in considerazione nella scelta è la stagionalità, per i prodotti trasformati è fondamentale saper leggere l’etichetta sul retro che riporta tutte le informazioni necessarie per una scelta consapevole: i prodotti biologici sono contraddistinti da un asterisco e riportano il logo comunitario, una foglia verde stilizzata formata dalle stelle della bandiera dell’Unione Europea.

Accanto al logo sono riportati altri dati che identificano il paese di provenienza (IT per l’Italia), il metodo di produzione, il codice dell’operatore e quello dell’organismo di controllo con la dicitura Organismo di controllo autorizzato dal Mipaaf.

Bisogna infine prestare attenzione alla presenza di certificazioni riconosciute a livello nazionale e internazionale – come il marchio Bio Europeo, il marchio USDA Organic negli Stati Uniti e il marchio ICEA in Italia – a garanzia che il prodotto sia stato coltivato secondo gli standard biologici.

Ci vorrà ancora del tempo per operare una transazione completa al biologico, ma i consumatori sono sempre più consapevoli dei benefici che una scelta di questo tipo può portare a loro stessi e alle generazioni future.